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Catechesi Mons. Sigalini 19/8/05


Servizio Nazionale per la pastorale giovanile - VIVERE NEL MONDO COME VERI ADORATORI DI DIO


VIVERE NEL MONDO COME VERI ADORATORI DI DIO.
Per un’altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2,12)

Mons. Domenico Sigalini – Vescovo di Palestrina

 

Ci sono tanti possibili ritorni a casa da Colonia. Quello “del galateo” (non disturbiamo gli erode di turno), quello del ”tutto come prima”. Oppure quello della “parolaccia ‘ormai’”, volto al passato, sfiduciato come i discepoli di Emmaus. Ma anche del “bisogna cambiare tutto in tre giorni”, per fermarsi al quarto. Quello del virtuale, che dimentica la “concretezza dela vita”. Quello dell’”ite missa est”, che tradotto significa “meno male che è finita”. Quello dei “congedati e lasciati a riposo” dalla comunità che non li sostiene più. Infine quello dei “soliti idoli, anche cattolici”; “stai a gestire la sagrestia, ma non ti appassioni alla fatica che tanti giovani come te stanno facendo per trovare la vera felicità”. Scoppiettante la catechesi alla KoelnArena. Come nello stile del vescovo che l’ha tenuta: Domenico Sigalini, pastore di Palestrina, fino al 2000 responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile. Spesso ci si prostra davanti a “idoli, inganni, placebo”. “No. – ha detto con forza Sigalini – Ci si inginocchia solo davanti a Dio. Piegare le ginocchia non è un gesto di galateo, ma decisione di mettere la vita a servizio di Dio”. Per far questo occorre “offrire cenacoli per sentinelle del mattino, luoghi di convivenza nel mondo del quotidiano per disintossicarsi e per prendersi in mano la vita, laboratori di adorazione, che diventano spazi di discernimento e di difesa dagli idoli”. Ogni giovane credente – ha sottolineato Sigalini – deve mettere i programma almeno un mese di missione, come mette in programma una settimana di esercizi spirituali. Non sono più sufficienti i campiscuola”. Non è sufficiente l’impegno del singolo: “Può anche essere vero – ha concluso il pastore – come dice qualche pensatore che l’Europa ha una forza particolare di civiltà per l’inarrestabile avanzata dell’individuo, noi cristiani invece siamo del parere che la forza dell’Europa è l’aver messo al centro la persona, che si realizza solo nella comunione con gli altri”.

 

S.E. Mons. Domenico Sigalini - Vescovo di Palestrina