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Catechesi Mons.Coletti 19/8/05


Servizio Nazionale per la pastorale giovanile - VIVERE NEL MONDO COME VERI ADORATORI DI DIO


VIVERE NEL MONDO COME VERI ADORATORI DI DIO

Per un’altra strada fecero ritorno al loro paese


Mons. Diego Coletti – Vescovo di Livorno

 

 

viviamo in un mondo e respiriamo una cultura
che contengono molti elementi contrari e allergici ad ogni vera adorazione
proprio per questo il nostro mondo e la nostra cultura
hanno sempre più bisogno di incontrare  adoratori in spirito e verità


Cosa può dire oggi, a noi,
l’esperienza di un gruppetto di innominati sapienti orientali
giunti a Betlemme chissà da dove,
a cercare chissà quale strano re,
e ripartiti per un non meglio identificato “…loro paese”?

 

1. ADORARE
…significa uscire da sé, abbandonare le proprie sicurezze e inoltrarsi in una “storia” che non può contare solo su se stessa e su una sua “logica” interna ed autonoma confrontiamoci con l’esperienza di Mosè di fronte al roveto ardente (Es 3,1–12)


2. ADORARE
…vuol dire incontrare la santa umanità di Gesù Cristo nella quale abita corporalmente tutta la pienezza della divinità cerchiamo di capire come sia stato possibile per san Paolo fare l’esperienza della scoperta dell’umanità di Dio (Col 2,6–15) e della nostra chiamata a “rispecchiarlo” nella vita (2Cor 3,17–4,6)


3. ADORARE
…consiste nel fissare lo sguardo sul Crocifisso glorioso, nuovo tempio, nuovo culto, nuova alleanza; e comprenderne il senso: come il chicco che muore per portare molto frutto riviviamo l’esperienza della folla intorno al Calvario, ma prima ancora quella del gruppo dei “greci” che volevano vedere Gesù (Lc 23,47–49, Eb 12,1–4 e Gv 12, 20–36)


4. ADORARE

…esige una conoscenza sempre più profonda e vitale del dono di Dio che diventa in noi fonte zampillante di acqua per la vita eterna proviamo a metterci nei panni della Samaritana che parte dalla scoperta sorprendente della “sete” di Gesù e arriva all’annunzio della adorazione in spirito e verità (Gv 4,1–26)


5. ADORARE
...produce in noi la libera e consapevole scelta di mettere a disposizione del Signore quanto di più prezioso e di più significativo abbiamo con noi, lasciandoci cambiare la vita da questa relazione sconvolgente ed ecco ancora una volta il nostro sguardo si concentra sulla situazione finale dei Magi: i loro scrigni finalmente si aprono, i loro doni hanno trovato il destinatario e una volta consegnati a Lui esprimono il loro significato pieno; poi si riparte… e il cammino è ora nuovo! (Mt 2,10–12)

 

 


 

S.E. Mons. Diego Coletti - Vescovo di Livorno