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Giovani italiani nel mondo alla XX Giornata Mondiale della Gioventù (D. Locatelli)


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 4/05


GIOvani italiani nel mondo alla xx giornata mondiale della gioventù

 

di Domenico Locatelli

 

L’evento si svolgerà a Colonia dal 16 al 21 agosto 2005 con l’appuntamento conclusivo con Papa Benedetto XVI

Siamo venuti ad adorarlo

Siamo alla fase finale di preparazione del grande evento della Giornata Mondiale della Gioventù, che vedrà il suo culmine dal 16 al 21 agosto 2005, a Colonia, in Germania.

Un lungo cammino di preparazione ha visto coinvolte associazioni, parrocchie, missioni cattoliche italiane d’Europa e del Mondo, giovani ed animatori da almeno un anno.

L’icona dei Magi è il riferimento per quanti hanno scelto di mettersi alla ricerca di Colui che è fondamento del senso profondo del vivere. I numerosi sussidi messi a disposizione hanno il merito di illuminare sui molti aspetti della inquietudine giovanile e del desiderio di luce che possa mettere al chiaro valori e speranze mai sopite.

Come fu per i Magi per i quali solo poche parole sono riservate per descrivere l’evento, cioè l’adorazione del Re trovato, ma molte altre li presentano nella loro ricerca e nel ritorno, così anche per le GMG il grande valore lo si constata nel prima e nel dopo evento: tempi “speciali” per mettere in moto atteggiamenti e percorsi formativi e di rilettura che contribuiscono alla crescita delle persone e delle comunità.

Si informavano sul luogo

E l’azione più faticosa eppure indispensabile. Il domandare, l’incontrare persone, agenzie e istituzioni perché si possano trovare risposte a quesiti sul senso del vivere che ci si pone.

E la finalità della presenza delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa. La presenza sul territorio di operatori pastorali, sacerdoti diocesani, religiosi, suore e laici organizzano un sistema di iniziative capaci di indicare la strada per una esistenza la più possibile realizzata ed umana.

L’evento della GMG presenta poi i protagonisti sui quali tutti investono moltissimo: i giovani.

Per questa estate le Chiese locali, le associazioni, e le parrocchie italiane si mobilitano con passione. Il segreto per la buona riuscita, di chi ama la formazione quale ricerca ed attività di far crescere, è quello di parteciparvi coinvolgendo tutta la comunità in una attenzione non invadente e quotidiana.

Anche le GMG servono per non dimissionare dal ruolo fecondo di educare, perché la tentazione di lasciar perdere è diventata grande, sia per la complessità delle cose, sia perché i formatori invecchiano, sia perché le generazioni e i rispettivi linguaggi cambiano velocissimamente.

Come Chiesa, poi, ci si ritrova sempre più ai margini di una società che invocando la modernità ad emblema di progresso finisce per non accogliere più valori umani e spirituali che poggiano sul veicolo della trasmissione di una tradizione condivisa nel tempo.

Come si va a Colonia?

Senza lasciarsi prendere dalla frenesia del fare è opportuno  ricordarci le modalità, la maniera di partecipare ad eventi di questo tipo, anche solo per il gusto di non limitarci a dire “io c’ero”, quanto piuttosto per interiorizzare messaggi e presenze di valori che manifestano le speranze di cui sono capaci i giovani  di oggi.

Insieme agli altri

Si va insieme agli altri, di tutte le nazionalità, di tutti i continenti. Non è fondamentale il numero o il frastuono, ma contano i colori, i suoni che animano i sogni delle nuove generazioni, pronti a prendersi le loro responsabilità per lavorare ad un mondo che sia sempre più bello, solidale e libero.

I giovani italiani che vivono in Europa andranno a  Colonia insieme ai giovani delle parrocchie locali, nelle modalità previste dalle loro Diocesi. Parteciperanno agli incontri ed iniziative previste per le tappe di avvicinamento al grande raduno.

Insieme, gli animatori ed i responsabili ecclesiali attenti alla gioventù rimettono in discussione il modo di fare pastorale giovanile: si moltiplicano gli incontri, i sussidi, le veglie: l’assenza dei giovani dalle chiese non vuol dire che non siano presenti con altre modalità.

Anche le Missioni Italiane delle varie nazioni europee hanno provato a mettere insieme un progetto, una preoccupazione, dove ognuna condivide la fatica di lavorare con i giovani e nello stesso tempo l’impegno perché non manchino nelle associazioni e nelle comunità.

La Migrantes con l’Ufficio per la pastorale degli Italiani nel mondo sta camminando insieme agli Uffici della CEI perché i giovani italiani che andranno a Colonia, partendo dalle loro diocesi, non abbiano a perdere l’occasione di incontrare gli altri giovani italiani che vivono altrove.

Lasciando spazio

E una giornata mondiale dei giovani di tutto il mondo: loro sono i protagonisti, lasciamo loro lo spazio. E la prima scelta da fare. Non tanto fisicamente perché sono loro che occuperanno gli spazi e parteciperanno agli avvenimenti quanto, piuttosto, lasciando spazio al loro modo di porsi nei confronti del mondo, della chiesa, della società  e degli altri. Un atteggiamento che chiede a chi è adulto di aumentare la capacità di ascolto per riconoscere il bene ed il nuovo portato dalla gioventù. Dare spazio è investire sulle occasioni di dialogo e di trasmissione vicendevole di valori, emozioni, convincimenti. Dare spazio al protagonismo giovanile è rispettarli nella loro diversità, è iniettare nel mondo adulto buone dosi di fiducia, è parlare di loro e far sì che i media moltiplichino quanto si vive a Colonia.

Portando doni

Abbiamo i doni di una esperienza costruita su doni ricevuti da altri e che sono da consegnare ai nuovi arrivati. Abbiamo soprattutto il dono di una fede in Gesù Cristo ricevuta dai cristiani che hanno accolto l’insegnamento degli Apostoli. Sono doni da portare a Colonia per condividerli con i giovani e con tutte le persone di buona volontà. Sulle piazze della città tedesca e sulla spianata di Marienfeld il regalo della fede cristiana portato, si spezzerà in molteplici doni che si faranno Parola, catechesi, canto, amicizia, conoscenza, incontro, ospitalità, celebrazione, riconciliazione, Eucaristia, festa, cammino, condivisione, servizio, impegno, accoglienza.

Cosa si fa

Migrantes e le Delegazioni della MCI d’Europa hanno condiviso la scelta di dare attenzione all’evento mettendo mano da due anni a riflessioni sulla pastorale giovanile e sulle seconde e terze generazione nate dall’emigrazione italiana.

Momenti formativi

In diverse zone pastorali si sono attuati incontri tra gruppi giovanili, momenti formativi rivolti ai giovani ed agli animatori. Buona la partecipazione alle proposte diocesane locali.

Ogni Missione italiana nel mondo ha ricevuto  i sussidi e quanto elaborato dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile della CEI. Le trasmissioni in radio e via internet hanno raggiunto anche i giovani italiani nel mondo. I concorsi musicali, artistico e letterario indetti sono stati rivolti anche a loro. 

In vista dell’evento sono partiti due progetti di servizio civile in Germania e in altri Paesi d’Europa: alcune volontarie che hanno terminato l’anno di servizio civile sono attualmente in forza negli apparati organizzativi della GMG.

Diversi incontri si sono realizzati tra responsabili pastorali della CEI e i responsabili pastorali delle MCI di Germania.

Gli strumenti informativi come Migranti-press, il settimanale “Corriere degli Italiani” di Zurigo e “Corriere d’Italia” di Francoforte, Servizio Migranti, Radio International e Radio Inblu hanno spesso parlato dell’appuntamento.

Coinvolgere

Sono state sensibilizzate le Associazioni degli italiani nel mondo, Il CGIE, Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ha dato spazio in una sua assemblea generale all’evento attivando la disponibilità di alcuni Comites per diverse iniziative. Il Ministero  per gli Italiani nel mondo continuando una presenza ed interessamento realizzato a Toronto nel 2002, ha manifestato la sua attenzione anche per questa edizione.

Ospitare

Dal Sud America, grazie al sostegno della CEI e di Migrantes interverranno 67 giovani che parteciperanno all’evento: 36 argentini, 6 brasiliani, 5 uruguaiani, 5 venezuelani, 5 cileni e 10 da altre nazioni sudamericane. Il mese di Agosto, per loro, è tempo di scuola e di attività per cui si possono permettere solo 10 giorni. Saranno nostri ospiti, visiteranno le Città di Roma e Firenze e soprattutto parteciperanno a Colonia con i giovani di tutto il mondo.

La fiaccola della pace

Grazie ad un significativo sforzo di nove comunità italiane che hanno saputo coinvolgere le parrocchie e le autorità locali, dalla “Fiaccola della pace” toccherà località di quattro nazioni europee: la Svizzera, Liechtenstein, Francia, Germania.

Una iniziativa promossa dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile, il Centro Sportivo italiano, la Fondazione Migrantes ed il Comitato per il pellegrinaggio  Macerata-Loreto.

La finalità del progetto è di portare la fiaccola da Bari (Congresso Eucaristico Nazionale), a Loreto e a Colonia lungo il percorso che seguirono le reliquie dei Magi, arrivando a Milano dall’Oriente, e poi nel 1164 quando furono portate da Federico Barbarossa dall’Italia a Colonia.

Gli obiettivi sono quelli di promuovere una cultura di pace e promuovere la GMG 2005 attraverso il coinvolgimento di ragazzi e giovani lungo il percorso della fiaccola, confermando così la tradizione della “Fiaccola della Pace” legata alle GMG ed animando le comunità incontrate lungo il percorso.

Dal 6 agosto la Fiaccola toccherà le comunità italiane iniziando da St. Moritz e Samedan, passando poi in Liechtenstein a Schaan-Vaduz, quindi di nuovo in Svizzera a Schaffausen, per andare a Freiburg in Germania, Strasburgo in Francia. I 18 maratoneti ed il gruppo degli accompagnatori arriveranno a Mannheim il giorno 11 agosto, continueranno per Mainz, Koblenz e arriveranno a Colonia il 14 agosto accolta dal centro italiano. Ad ogni tappa la comunità italiana si è attivata per l’ospitalità, la cena e per avere i permessi relativi all’animazione pubblica che il gruppo Creativ assicurerà. In totale le 40 persone che porteranno la Fiaccola della Pace proveranno ad animare le strade e le città che toccheranno portando il messaggio dei giovani e della GMG.

Italyani festival

E l’appuntamento per i giovani italiani che si ritagliano uno spazio culturale e linguistico in questo quadro mondiale. Mercoledì 17 agosto nello stadio di Colonia si daranno appuntamento 45.000 giovani italiani per una serata di canti, animazione, testimonianza. Un ritrovarsi tra giovani italiani che condividono appartenenze e vita associativa e fra questi giovani ci sono pure gli italiani nati dall’emigrazione. Cantanti ed animatori renderanno vivo l’appuntamento.

Non mancherà di certo una risonanza mediatica dell’intero evento e la molta energia che questi giovani avranno acquisito, una volta rientrati a casa, la utilizzeranno per un impegno di servizio e testimonianza nelle proprie comunità.

In vista si profila la celebrazione del convegno mondiale della gioventù curato dal Ministero per gli Italiani nel Mondo e dal CGIE, le MCI non mancheranno di portare il loro impegno generoso e fedele con le giovani generazioni italiane soprattutto nelle proposte di valori e riferimenti che sono come le stelle che guidarono i Magi verso la sorgente di vita che è il Signore.