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Contributo al Ministro dell'Interno per la revisione del Testo Unico sull'immigrazione

Fondazione Migrantes

no per i Rifugiati (di cui sono membri fondatori), ribadiscono che la proposta di legge organica sull’asilo, di prossima discussione all’Assemblea della Camera, conosca un iter veloce ma capace di tener conto dell’asilo come espressione di umanità, generosità e solidarietà con chi è perseguitato nel proprio Paese. In tal senso si spera fortemente che non prevalgano logiche restrittive.
In riferimento proprio all’istituto dell’asilo, le ACLI, la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes, esprimono forte riserva sui recenti respingimenti in Libia. Le spiegazioni finora ufficialmente addotte non possono soddisfare tanto più che non si conosce la sorte di questi respinti una volta consegnati alle autorità libiche. Sarebbe opportuna una maggiore chiarezza su questi fatti. Altrettanto viene espressa riserva sull’idea di costituzione di CPT all’estero: rimangono aperti problemi di garanzia e di tutela sui diritti fondamentali.
9. Accordi bilaterali e Cooperazione allo sviluppo
I tre Organismi ritengono urgente, per il Governo, attivare con maggiore solerzia l’azione diplomatica con i Paesi di più alta provenienza degli immigrati affinché si stipulino accordi bilaterali tesi a garantire i diritti delle persone e a dare opportunità legali per l’inserimento regolare nei nostri territori.
E necessario che in questi Paesi possano sorgere opportunità che rendano l’emigrazione una libera scelta e non una costrizione per tentare di vivere; allo scopo si fa urgente rivalutare l’azione di cooperazione internazionale che in questi ultimi tempi ha subìto, da parte del Governo, un consistente, quanto dannoso, ridimensionamento.
Anche il recente parere contrario dato dal governo alla decisione della Commissione Bilancio della Camera di riammettere la proposta di legge sulla deducibilità fiscale delle donazioni alle ONLUS, esprime una miopia politica che certo non aiuta a sviluppare né la cooperazione stessa né quella rete di solidarietà e di corresponsabilità necessaria per la crescita e lo sviluppo dei Diritti dell’Uomo.
Le ACLI, la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes nel ringraziare per l’attenzione e la disponibilità rivolte alle proprie istanze, ribadiscono che la crescita di una democrazia autentica deve dare visibilità a quanti restano, spesso a causa delle stesse leggi, nella penombra. Molte delle realtà locali delle tre Organizzazioni vivono il disagio provato da tanti cittadini immigrati e dalle loro famiglie proprio a causa della limitazione del riconoscimento dei diritti di cittadinanza. La sperimentazione di rapporti di lavoro, di confronto, di solidarietà sta dando, invece, segnali di una convivenza possibile che indicano l’apporto innovativo che la società civile può portare all’evoluzione delle leggi, al loro rispetto e al dialogo tra culture e religioni.


Roma, 9 novembre 2004