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Giornata per la Vita 2005 FIDARSI DELLA VITA

Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia

Giornata per la vita 2005



Qualche spunto per l’omelia


Nella prima lettura, il profeta Isaia ci invita a volgere lo sguardo e ad essere instancabili nella carità verso coloro che vivono situazioni di precarietà, alla mercé degli altri: i miseri, i poveri, i senza tetto, gli ignudi. Ma potremmo anche aggiungere: i bambini concepiti, quelli abbandonati, gli orfani, gli anziani.
Nella seconda lettura S. Paolo ci ricorda che si è presentato alle sue comunità nella debolezza umana, forte soltanto dello Spirito e della sua potenza, per annunciare Cristo crocifisso e risorto. In una società dove sembra prevalere chi usa la forza e dove la ragione è di chi urla di più, il Vangelo della vita e della gioia va controcorrente e si presenta con discrezione: la sua forza viene però dallo Spirito che lo accompagna e dalla testimonianza di chi lo annuncia.
Nel Vangelo Matteo ci ricorda che Gesù ci invita ad essere sale della terra e luce del mondo: se saremo instancabili nella carità, allora la nostra “luce sorgerà come l’aurora” e la nostra “oscurità sarà come meriggio”. Il nostro modo di accogliere le persone, soprattutto i più deboli e indifesi (e chi è più debole del bambino non ancora nato o del figlio che non ha famiglia?), è capace anche oggi di dare sapore a questo nostro tempo, a portare un po’ di luce alla nostra società, resa insipida e buia dall’individualismo e dagli interessi personali.
Le famiglie cristiane hanno oggi una grande possibilità di dare una bella testimonianza evangelica di sapore e di luce accogliendo con generosità la vita, ma anche dilatando la loro fecondità nell’accoglienza e nell’affido di bambini che non hanno la gioia di vivere nella propria famiglia.



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Preghiere dei fedeli



1. Per la santa Chiesa di Dio, perché nella preghiera, nella vita comunitaria e nella testimonianza della carità risplenda come modello di una società nuova, fondata sull’amore, sull’accoglienza di ogni persona e sul rispetto dei valori che sostengono il vivere sociale.
2. Per la società del nostro tempo, sempre più immersa nel relativismo, nell’individualismo e nel disprezzo della vita altrui, perché possa riscoprire, riaffermare e difendere il valore della vita dal suo concepimento alla sua naturale conclusione.
3. Per la nostra comunità parrocchiale, perché si renda sempre più disponibile ad accogliere e accompagnare le madri in difficoltà e le famiglie che si trovano in situazioni difficili, per vivere fino in fondo l’esperienza della comunione e della condivisione.
4. Per le nostre famiglie perché sappiano vivere responsabilmente l’esaltante avventura di una fecondità generosa e coraggiosa, rendendosi disponibili anche ad accogliere, attraverso l’adozione e l’affido temporaneo, figli ai quali donare l’amore, il calore di una famiglia e la fiducia nel futuro.
5. Per tutti noi, perché, fiduciosi nella vita e generosi nell’amore, possiamo essere sale della terra e luce del mondo.