Comunicato finale della 81ª Assemblea Generale - Assisi, 17-20 novembre 2025


a rete di servizi a livello nazionale, regionale e diocesano per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili che ha visto un continuo incremento di attività formative e di coinvolgimento. Per le vittime e i sopravvissuti agli abusi si è pregato il 18 novembre, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli: “Ogni mancanza di rispetto è, a diverso livello, una forma di violenza, è sfruttamento, bisogno incontrollato di possesso, offesa della dignità, corruzione. Quando poi a esserne vittima è un minore o una persona vulnerabile, restano ferite che non conoscono prescrizione, ma cicatrici indelebili. Davanti a tale gravità non sussiste spazio alcuno per atteggiamenti di omissione o di sottovalutazione”, ha affermato Mons. Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Vescovo delegato per il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Umbra, che ha presieduto la celebrazione dei Vespri in occasione della V Giornata nazionale sul tema “Rispetto. Generare relazioni autentiche”.
La carità, nucleo della missione
Altro argomento al centro della riflessione dei Vescovi è stato quello della carità: nucleo ardente della missione della Chiesa e segno di autenticità del Vangelo vissuto – è stato sottolineato – che, per questo, richiede competenza e creatività. Soprattutto di fronte a disuguaglianze crescenti, fragilità multidimensionali, povertà energetica, nuove solitudini che domandano ascolto e visioni capaci di futuro. Non si può infatti ridurre la carità a mera filantropia: la gratuità, la preghiera e la vita sacramentale restano la sorgente da cui scaturisce l’impegno verso i più fragili, in una dinamica che unisce la parola, l’Eucaristia e l’incontro con i poveri. In quest’ottica, l’iniziazione cristiana alla carità, la formazione degli operatori, la qualità degli ambienti di accoglienza e la cura del vissuto ecclesiale che accompagna ogni gesto di prossimità – è stato evidenziato – diventano elementi decisivi. All’azione educativa si affianca poi la dimensione culturale e sociale: l’opera caritativa ha infatti una ricaduta politica, stimolando percorsi legislativi e amministrativi in grado di rispondere alle trasformazioni sociali. Si colloca in questo orizzonte l’appello a valorizzare il servizio civile nella sua originaria vocazione alla pace e alla nonviolenza e quello a far sì che la Caritas sia custodita nella sua specificità, evitando la parcellizzazione pastorale, affinché resti ponte, luogo di comunione, strumento di collaborazione concreta e sinodale.
Adempimenti
L’Assemblea Generale ha votato e approvato i testi in lingua italiana da inserire nei libri liturgici relativi alla memoria facoltativa di Santa Teresa di Calcutta e alla Messa per la custodia della Creazione. I testi dovranno essere presentati al Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti al fine di ricevere la confirmatio.
Comunicazioni
Ai Vescovi sono state consegnate due distinte comunicazioni riguardanti la Giornata per la Carità del Papa e i mass media. Nella prima viene sottolineato come questo appuntamento, celebrato lo scorso 29 giugno, rappresenti ogni anno un’occasione per assicurare al Successore di Pietro l’impegno delle Chiese in Italia per costruire ponti di dialogo, per soccorrere l’umanità sofferente, per essere a servizio degli ultimi e dei più bisognosi. Nel 2024, le Diocesi italiane hanno offerto per l’Obolo di S. Pietro 1.775.739,00 euro; l’importo pervenuto dalle Diocesi italiane alla Santa Sede a titolo di can. 1271 del Codice di Diritto Canonico è stato di 4.514.716,00 euro. Anche nel 2025 i mezzi di comunicazione della Chiesa che è in Italia (Avvenire, Tv2000, la rete radiofonica inBlu2000, l’agenzia Sir) e delle Diocesi – a partire dai settimanali diocesani associati alla FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) e dall’emittenza locale (CORALLO) – hanno sostenuto la Giornata attraverso una serie di iniziative a partire dal mese di maggio. E proprio ai media è dedicata una seconda comunicazione in cui vengono fornite alcune informazioni riguardanti Agenzia Sir, Avvenire, Tv2000 e inBlu2000, i settimanali FISC e il circuito del CORALLO, con un approfondimento sul loro costante impegno nel promuovere e diffondere racconti di qualità, dando voce ai territori e spiegando quanto accade a livello nazionale e internazionale.
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Nel corso dei lavori dell’Assemblea Generale, il 18 novembre si è riunito il Consiglio Episcopale Permanente che ha approvato ad experimentum per un anno, a partire dal gennaio 2026, la riforma degli Uffici e dei Servizi della Segreteria Generale. Parte, dunque, un processo imperniato su tre “principi ispiratori”: sinodalità, per uno stile di lavoro più partecipato; missionarietà, per un’azione più decisamente destinata all’annuncio del Vangelo; diaconia, per un più chiaro riferimento al servizio al ministero episcopale e alla vita delle Diocesi. A questi principi si associano cinque “criteri operativi”: a servizio dei Vescovi e delle Chiese particolari; natura pastorale e missionaria del servizio; sinodalità e partecipazione; una “struttura” missionaria; coordinamento, flessibilità, valorizzazione, sostenibilità, in modo che, nel rispetto delle diverse competenze, venga preservata l’unitarietà delle azioni pastorali. In questa prima fase di sperimentazione verranno, pertanto, create due Aree pastorali dedicate rispettivamente all’Annuncio e alla celebrazione della fede e alla Testimonianza della vita cristiana, dove convergeranno Uffici e Servizi tuttora esistenti tenendo conto degli specifici ambiti di competenza. Al termine del 2026 il processo di riforma proseguirà secondo quegli adattamenti che saranno emersi nella fase sperimentale.

ASSEMBLEA GENERALE DELLA CEI
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