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Prolusione del Card. Angelo Bagnasco al Consiglio Episcopale Permanente - Firenze, 30 settembre/2 ottobre 2015


Cari Confratelli,

sono rientrato ieri da Filadelfia, dove ho preso parte – anche a nome vostro – all’VIII Incontro mondiale delle Famiglie, culminato con la parte conclusiva del viaggio di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti: un viaggio che può essere raccontato con la profondità dei discorsi offerti dal Santo Padre nelle più alte sedi, ma – e più ancora – con la verità dei suoi gesti, la sua disponibilità e attenzione per la gente di tutti i giorni. Personalmente, sono rimasto molto colpito da quanto ha detto a noi Vescovi domenica scorsa. Ci ha ricordato che “vivere lo spirito di gioiosa familiarità con Dio, diffonderne l’emozionante fecondità evangelica, è il tratto fondamentale dello stile del Vescovo”. Ci ha esortati a “mostrare che il Vangelo della famiglia è davvero buona notizia in un mondo dove l’attenzione verso sé stessi sembra regnare sovrana”. E ci ha richiamati ad accettare, a nostra volta, “umilmente l’apprendistato cristiano delle virtù familiari del popolo di Dio” per “assomigliare sempre di più a padri e madri” . Al riguardo, sono state veramente significative le testimonianze offerte durante la Veglia di preghiera: hanno raccontato come, con l’aiuto della grazia, sia possibile e affascinante vivere la vocazione della famiglia anche nelle situazioni più difficili.
Quelli del Santo Padre sono testi che ci impegniamo a riprendere in mano e che, nel frattempo, ci spingono ora a riprendere con gioia i lavori del Consiglio Permanente, dopo i mesi estivi nei quali l’impegno pastorale è continuato, oltre che nella vita ordinaria delle Parrocchie, anche nei gruppi e campi estivi. Grazie ai nostri Sacerdoti, Religiosi e Religiose, e a tanti educatori, migliaia di ragazzi, giovani, famiglie, si sono ritrovati per esperienze di preghiera, vita fraterna, servizio, ossigenando le arterie pulsanti della fede e gustando la vita buona del Vangelo.
Ora ci troviamo di fronte ad un nuovo anno pastorale, un anno ricco di grazie e di responsabilità: il Sinodo Ordinario che si apre domenica prossima, preceduto dalla “nostra” Veglia delle famiglie in preghiera con il Papa; il Giubileo straordinario della Misericordia, che apriremo l’8 dicembre; l’Assemblea generale del prossimo maggio sulla vita e la formazione permanente del Clero, quindi la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia in luglio e, in settembre, il Congresso Eucaristico Nazionale a Genova.
Siamo qui a Firenze – città d’arte e di storia, di fede e di carità – non a caso: siamo venuti per sottolineare l’importanza che ha per la Chiesa che è in Italia il Convegno Ecclesiale di metà decennio. È una tradizione che continuiamo non tanto per consuetudine, ma convinti della opportunità di fare il punto sui primi cinque anni del decennio, che abbiamo dedicato alla responsabilità e alla missione educativa. In particolare, se nella prima parte abbiamo voluto guardare in modo prevalente all’interno delle comunità cristiane, nella seconda intendiamo intensificare alleanze rispettose e collaborative con la società civile. Ringraziamo il Pastore di questa Chiesa, Cardinale Giuseppe Betori, per la fraterna accoglienza e per il grande lavoro che, insieme al Comitato preparatorio del Convegno presieduto da S.E. Mons. Cesare Nosiglia, ha seguito. Ai Presidenti delle Commissioni Episcopali, che rinnovano il nostro Consilio, giunga il benvenuto più cordiale. ...