Comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente - Gorizia, sessione del 22 al 24 settembre 2025
L’orizzonte della pace ha costituito il filo rosso del confronto tra i Vescovi riuniti dal 22 al 24 settembre a Gorizia per la sessione autunnale del Consiglio Permanente, sotto la guida del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. La scelta della sede, città designata, insieme a Nova Gorica, Capitale europea della cultura per il 2025, ha permesso di focalizzare l’attenzione sulla pace e l’integrazione, dimensioni chiave di una terra di confine che resta segno visibile di unità e di dialogo. Il messaggio forte di riconciliazione è stato ribadito e rilanciato nell’incontro con i Vescovi delle Conferenze Episcopali Slovena e Croata, culminato nella Veglia di preghiera e con la sottoscrizione di un appello congiunto. Un documento in cui le Chiese in Italia, Slovenia e Croazia hanno riaffermato “la nonviolenza, il dialogo, l’ascolto e l’incontro come metodo e stile di fraternità, coinvolgendo tutti, a partire dai responsabili dei popoli e delle nazioni, perché favoriscano soluzioni capaci di garantire sicurezza e dignità per tutti”. “Non possiamo – si legge – restare in silenzio di fronte alla drammatica escalation di violenza, al moltiplicarsi di atti di disumanità, all’annientamento di città e di popoli. Il grido che sale da molte parti del Pianeta è straziante e non può restare inascoltato”. Uno sguardo profetico e spirituale
Il quadro delineato dal Cardinale Presidente nell’Introduzione è stato accolto con particolare gratitudine: non un semplice appello, ma un discernimento profondo sul compito della Chiesa in un tempo attraversato da guerre, fratture e sfiducia. Secondo i Presuli, occorre recuperare uno sguardo profetico e spirituale, non tacere sulle radici spirituali del disordine mondiale e proporre, al contempo, una via alternativa: quella della speranza fondata sul Vangelo. Si è riconosciuto, tuttavia, quanto la parola della Chiesa rischi, in certi contesti, di apparire isolata, inascoltata, “voce che grida nel deserto”. Di qui il richiamo alla necessità di non cedere alla frustrazione, ma di riscoprire il valore dell’utopia cristiana come seme di futuro. In questa ottica, figure emblematiche quali San Benedetto, San Francesco, il Card. Newman, sono state evocate come modelli di risposta creativa e profetica alle crisi della storia: esempi di una spiritualità incarnata che genera cultura, visione e comunità. Preghiera, carità e verità
In un contesto di polarizzazione crescente, i Vescovi hanno sottolineato l’importanza di una testimonianza ecclesiale unita, visibile e autentica. Questo chiede che siano promosse iniziative chiare e comuni, capaci di esprimere la voce unitaria della Chiesa in Italia: veglie di preghiera, segni di prossimità, digiuni e momenti liturgici. Di fronte al propagarsi di slogan violenti, la Chiesa è infatti chiamata a esprimere un linguaggio qualitativamente diverso, radicato nella preghiera, nella carità e nella verità.
È sempre più evidente, per i Presuli, una frattura culturale e antropologica profonda i cui segni sono la diffusione crescente della “paura del diverso”, l’aumento dei suicidi tra gli adolescenti, la crisi dei legami sociali. Tali fenomeni possono essere letti all’interno del quadro di una regressione spirituale globale, alimentata da un consumo disumanizzante e da una comunicazione violenta. Per indicare il degrado relazionale che attraversa le nostre società è stato richiamato il concetto di “demenza digitale”. Anche in questo, la missione della Chiesa si fa urgente: generare comunità accoglienti, formare alla mitezza, custodire la memoria. Azioni possibili attraverso la proposta di una visione profetica e di indicazioni operative che aiutino le comunità a vivere il Vangelo nel cuore delle sfide contemporanee. Appello per la Terra Santa
Guardando al contesto internazionale e sempre in riferimento al tema della pace, i Vescovi hanno approvato la Nota “Sia pace in Terra Santa” in cui chiedono “con forza che a Gaza cessi ogni forma di violenza inaccettabile contro un intero popolo e che siano liberati gli ostaggi. Si rispetti il diritto umanitario internazionale, ponendo fine all’esilio forzato della popolazione palestinese, aggredita dall’offensiva dell’esercito israeliano e pressata da Hamas”. “Ribadiamo – si legge ancora nel testo – che la prospettiva di ‘due popoli, due Stati’ resta la via per un futuro possibile. Per questo, sollecitiamo il Governo italiano e le Istituzioni europee a fare tutto il possibile perché terminino le ostilità in corso e ci uniamo agli appelli della società civile”.
In quest’ottica, hanno accolto l’invito di Papa Leone a “pregare, ogni giorno del prossimo mese, il Rosario per la pace, personalmente, in famiglia e in comunità”, esortando a partecipare, l’11 ottobre, alle ore 18, all’iniziativa prevista in piazza San Pietro, in occasione della Veglia del Giubileo della Spiritualità mariana, in cui si ricorderà anche l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II.
Quanto all’Europa, si è riconosciuto che essa fa sempre più fatica a essere attore credibile nello scenario internazionale. Ecco perché, accanto alla valorizzazione di esperienze culturali come quella di Camaldoli, appare necessaria una nuova stagione di impegno per l’Europa, restituendole un’anima spirituale e democratica. Riprendendo le parole del Cardinale Presidente nell’Introduzione: “L’Europa unita ha reso possibile molte cose proprio perché si è fondata sulla cooperazione, nella coscienza di avere un destino comune di pace tra i Paesi dell’Europa e del mondo. Questi frutti mostrano come l’Europa esista e sia una via verso il futuro, forse più di quanto i cittadini avvertano a causa della distanza delle istituzioni comunitarie. Non solo l’Italia, ma l’Europa può diventare maestra di pace”. Cammino sinodale, lievito di unità
L’impegno di educare alla fraternità, alla responsabilità sociale e alla partecipazione civica ha trovato nel Cammino sinodale un’occasione concreta per ripensare percorsi formativi e priorità pastorali. Il richiamo di Papa Leone XIV alla Chiesa a essere “lievito di unità, di comunione, di fraternità” ha guidato la riflessione del Consiglio Permanente sulla bozza del Documento di sintesi che verrà presentato, per la votazione, alla terza Assemblea sinodale (25 ottobre 2025). Il testo è stato preparato, sulla base degli emendamenti emersi nel corso della seconda Assemblea sinodale (31 marzo – 3 aprile 2025), attraverso un intenso lavoro di sei mesi della Presidenza CEI, del Comitato del Cammino sinodale, dello stesso Consiglio Permanente e degli Organismi della CEI (Commissioni Episcopali, Uffici e Servizi della Segreteria Generale). I Vescovi hanno espresso unanime apprezzamento nei confronti del lavoro svolto e dei contenuti della bozza, presentando alcune proposte d’integrazione, che sono state votate e inserite nel testo. Il documento sarà consegnato nei prossimi giorni ai delegati delle Diocesi i quali, attraverso un confronto nelle Regioni ecclesiastiche, potranno a loro volta portare il loro puntuale contributo.
I Presuli hanno dunque ratificato il percorso futuro attraverso la seguente delibera, accolta all’unanimità: “Il Consiglio Episcopale Permanente approva il Documento di sintesi che verrà votato durante la terza Assemblea sinodale, in programma a Roma il 25 ottobre 2025. Grato per il percorso ecclesiale compiuto in questi anni e tenendo conto di quanto previsto dai Regolamenti (Regolamento Assemblea sinodale, art. 12; Regolamento Cammino sinodale, art. 16), il Consiglio Permanente ricorda che il Cammino sinodale verrà chiuso dall’81ª Assemblea Generale (Assisi, 17-20 novembre 2025) con la ricezione del Documento di sintesi. Pertanto, fissa nei termini seguenti le tappe successive fino all’82ª Assemblea Generale (Roma, 25-28 maggio 2026): la Presidenza della CEI nominerà un gruppo di Vescovi che, coadiuvato dagli organi statutari, elaborerà, a partire dal Documento votato dall’Assemblea sinodale, priorità, delibere e note che saranno al centro dei lavori dell’Assemblea Generale di novembre 2025. Successivamente, alla luce del Documento di sintesi e delle riflessioni dell’Assemblea Generale, questo stesso gruppo di Vescovi, supportato da esperti, preparerà le prospettive pastorali che accompagneranno le Chiese in Italia nei prossimi anni. Il Consiglio Episcopale Permanente esprime sincera gratitudine a quanti, in questo tempo, sui territori, hanno partecipato e animato il Cammino sinodale con passione e impegno. Allo stesso modo, ringrazia coloro che, a vario titolo, con competenza e dedizione, hanno permesso di compiere tale percorso, in particolare la Presidenza e il Comitato nazionale”.
Sono state inoltre presentate alcune procedure per la Terza Assemblea sinodale. Comunicazioni Irc. Il Consiglio Permanente ha condiviso l’indice tematico del documento sull’Insegnamento della Religione Cattolica che sarà ora sottoposto all’esame dell’Assemblea Generale del prossimo novembre. Educazione alla pace. Ai Presuli è stato illustrato lo schema di un documento sull’educazione alla pace che sarà presentato all’Assemblea Generale di novembre. Adempimenti
I Vescovi hanno approvato il programma dell’Assemblea Generale straordinaria che si terrà ad Assisi dal 17 al 20 novembre prossimi e la pubblicazione del Messaggio per la 48ª Giornata per la vita (1° febbraio 2026), sul tema Prima i bambini!.
Approvati anche i formulari liturgici per la memoria di Santa Teresa di Calcutta e per la Messa per la custodia della creazione: questi verranno presentati all’Assemblea Generale di novembre in vista degli ulteriori passaggi previsti dalla normativa.
Approvato infine l’aggiornamento della Circolare del Comitato enti e beni della CEI del 10 ottobre 2005 n.29 bis per rendere più funzionali la struttura e l’organizzazione degli Istituti diocesani e interdiocesani per il sostentamento del clero. Nomine
Nel corso dei lavori, il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto alle seguenti nomine:
– membro della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università: S.E.R. Mons. Giuseppe SCHILLACI, Vescovo di Nicosia;
– Presidente del Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli: S.E.R. Mons. Rocco PENNACCHIO, Arcivescovo di Fermo;
– Assistente ecclesiastico nazionale dell’Opera Assistenza Malati Impediti (OAMI): S.E.R. Mons. Mario MEINI, Vescovo emerito di Fiesole;
– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici filippini in Italia: Don Gregory Ramon Dacer GASTON (Rettore del Pontificio Collegio Filippino a Roma);
– Assistente nazionale per la Branca Lupetti dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (FSE): Don Luca GUZZO (Treviso);
– Assistente nazionale per la Branca Guide dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (FSE): Don Flavio SCHIAVON (Treviso);
– Assistente ecclesiastico nazionale formazione capi dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI): Don Sergio FRAUSIN (Trieste);
– Assistente ecclesiastico nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Don Michele MARTINELLI (Cremona);
– Assistente ecclesiastico nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC): Fr. Maurizio Pietro FAGGIONI, ofm (Provincia Toscana di S. Francesco Stimmatizzato);
– Consigliere spirituale del Rinnovamento nello Spirito Santo: Don Michele Arcangelo LEONE (Matera-Irsina). CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE