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Statuto della Fondazione Migrantes


Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione svoltasi dal 23 al 26 gennaio 2012, ha approvato il nuovo statuto della Fondazione Migrantes, a venticinque anni dalla costituzione e dall’approvazione del precedente, avvenuta il 16 ottobre 1987. Si è così compiuto il processo di riorganizzazione strutturale e di revisione statutaria della Fondazione Migrantes, organismo pastorale collegato alla CEI, dotato di autonoma personalità giuridica canonica e civile, finalizzato alla cura della pastorale delle migrazioni e della mobilità.
Tra le molteplici ragioni hanno indotto a rivedere lo statuto della Migrantes, si segnalano: la necessità di recepire le nuove indicazioni normative della Santa Sede e della CEI sul piano amministrativo e della pastorale della mobilità; l’esigenza di rispondere in maniera adeguata al profondo cambiamento del mondo delle migrazioni e della mobilità avvenuto negli ultimi venticinque anni, che ha fatto dell’Italia, Paese tradizionalmente di emigrazione, anche un Paese di forte immigrazione.
Il nuovo statuto riorganizza in maniera unitaria l’attività della Migrantes, sostituendo ai cinque uffici precedentemente esistenti (emigrati all’estero; immigrati e profughi; Rom e Sinti; fieranti e circensi; pastorale della navigazione marittima e aerea), ciascuno con un proprio direttore, quattro aree (comunicazione, documentazione, formazione, coordinamento e progettazione), attorno alle quali si articola tutta l’attività con i diversi mondi della mobilità e delle migrazioni. Risulta nettamente distinto il livello decisionale, che compete al Consiglio di amministrazione, da quello esecutivo, affidato al Direttore generale, eventualmente coadiuvato da un Vice Direttore. Viene istituita la Consulta nazionale per le migrazioni, come strumento di coordinamento, consultazione e rappresentanza, allargato ai diversi mondi della mobilità umana (immigrati, rifugiati, emigranti, gente dello spettacolo viaggiante, minoranze Rom e Sinti). S’intende, così, favorire una pastorale migratoria d’insieme e unificare anche i riferimenti pastorali per le Chiese locali. Un’ultima novità è costituita dallo scorporo delle competenze relative alla pastorale della navigazione aerea e marittima, sinora affidate a una direzione nazionale all’interno della Migrantes, attribuite invece per il futuro rispettivamente all’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport e al nuovo Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare.
Il Cardinale Presidente della CEI, con decreto in data 9 febbraio 2012, ha approvato il nuovo Statuto.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE