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 Anagrafe - Archivio News - Il Rinascimento visto da Sud 
Il Rinascimento visto da Sud   versione testuale
In mostra l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra '400 e '500










 La Diocesi di Nola ed il Museo Diocesano saranno presenti con tre importanti dipinti alla mostra il "Rinascimento visto da Sud", a cura di Marta Ragozzino, Pierluigi Leone de Castris, Matteo Ceriana e Dora Catalano, che sarà inaugurata il 19 aprile a Matera, capitale europea della cultura 2019, nel palazzo Lanfranchi. La mostra  ospiterà duecento opere provenienti da diversi musei italiani ed europei. Essa racconta attraverso un percorso cronologico il Rinascimento, tra Quattro e Cinquecento, nell'Italia meridionale; gli scambi e i rapporti tra le culture, i viaggi degli artisti e le loro opere.
L'ufficio Beni culturali della Diocesi  ha collaborato attivamente con il comitato organizzatore dell'evento e le competenti Soprintendenze, in particolare con il Polo Museale della Basilicata, per ottenere le  necessarie autorizzazioni ministeriali al prestito delle tre opere nolane: la Santa Lucia, realizzata nel 1430 dal pittore portoghese Alvaro Pirez  e un tempo nella cappella baronale del castello di Cicala. Essa è stata restaurata, per l'occasione, presso il laboratorio di restauro del legno, diretto dal prof. Giancarlo Fatigati, dell'Istituto Universitario "Suor Orsola Benincasa" di Napoli. L'opera di altissimo livello qualitativo, si affianca al Martirio di Santa Lucia di Martorell da Barcellona. Un'intera parete accoglierà, invece il monumentale Crocifisso sagomato, ascrivibile al 1428 ca e dall'attribuzione contesa tra il "Maestro di Ladislao di Durazzo" ed il Maestro di Nola". Quest' ultimo ritenuto da Emanuele Zappasodi, un artista di notevole  spessore del tardo gotico internazionale. Accanto a questi due dipinti si colloca la tavola dell'Annunciazione di Cristoforo Scacco da Verona; artista di formazione padovano-mantegnesca, il cui percorso artistico si  è arricchito  di elementi desunti dalla cultura figurativa centro-italiana, a contatto con le opere di Melozzo e di Antoniazzo Romano, ma soprattutto della cultura prospettica di Bramante.
Il  corposo catalogo realizzato dalla casa editrice Artem, include le schede delle nostre opere curate da Antonia Solpietro, con nuovi approfondimenti documentari.
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