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Home page - Un libro al mese - IL PROGETTO DELLA CHIESA, LEZIONE DI VITA - C'è qualcosa di speciale che l'architetto cui possa essere affidato il progetto di una chiesa o una sua riprogettazione chiederebbe al committente?
C'è qualcosa di speciale che l'architetto cui possa essere affidato il progetto di una chiesa o una sua riprogettazione chiederebbe al committente'
Sulla base della mia esperienza con la chiesa che, con mia moglie Doriana, ho avuto occasione di progettare a Foligno nei primi anni 2000 (il progetto è del 2001 e la chiesa, dedicata a S. Paolo Apostolo, è stata consacrata nel 2009) chiederei una più ampia e approfondita, partecipazione di tutti coloro che fanno parte della committenza. La comunità ecclesiastica è molto varia: dal vescovo, quale responsabile della Diocesi, ai parrocchiani. Nel caso della chiesa di Foligno, la Conferenza Episcopale Italiana partecipava in prima persona avendo indetto e curato il concorso. Ma è importante che tutti coloro cui la chiesa è destinata siano partecipi. Al progettista spetta di comprendere bene il luogo in cui si inserirà il suo progetto: ma nel caso della chiesa questo “luogo” è anzitutto composto dai fedeli. E il credente è diverso dal committente di altri progetti. Per dire: il committente di un supermercato sarà attento ai diversi aspetti che hanno a che vedere con le funzioni specifiche dello spazio commerciale: accessibilità, visibilità, sicurezza, ecc. Nella chiesa c'è l'aspetto trascendente: non lo si trova in alcun altro edificio, almeno non nella stesso modo e con simili aspettative.
La chiesa è effettivamente un tramite per mezzo del quale la comunità dei fedeli può rivolgersi al mondo spirituale. Quindi l'edificio chiesa ha una funzione che è intimamente legata a un significato: questo passaggio dalla funzione al significato è quanto ne rende il progetto arduo e complesso.
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