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Una chiesa al mese
Un libro al mese
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 Home page - Un libro al mese - LE PIETRE E LA TESTIMONIANZA - In epoca postconciliare, grazie all'influsso del movimento liturgico e alla sua ricerca di un'autenticità spogliata da sovrastrutture e ornamenti, è emersa una tendenza a concepire chiese povere, quasi nascoste...  
In epoca postconciliare, grazie all'influsso del movimento liturgico e alla sua ricerca di un'autenticità spogliata da sovrastrutture e ornamenti, è emersa una tendenza a concepire chiese povere, quasi nascoste...    versione testuale
C'è chi le chiama “capannoni” o “garage”. Se potesse immaginarsi vivere in epoca paleocristiana, come vedrebbe le domus ecclesiae dell'epoca, e da quel punto di vista che penserebbe di come noi oggi guardiano alle chiese contemporanee?

Le chiese solenni, coi soffitti alti, avevano una funzione liturgica, innalzavano sguardi, raccontavano sui muri coi dipinti le storie che la gran parte dei fedeli, analfabeti, non sapevano leggere. Oggi le vediamo come monumenti, ma quelle attuali non occorrono così imponenti. Del resto le prime congregazioni erano spartane di modi e di luoghi. Nell'Antico Testamento la divinità viaggia in una tenda insieme al popolo in marcia nel deserto. Il leggendario tempio di Gerusalemme, costruito da Salomone, resta una dimora precaria, soggetta a distruzioni. La divinità abita l'esilio nelle storie sacre, dunque può ben essere onorata in un capannone. In Tanzania molti anni fa ho assistito a lunghe funzioni religiose all'aperto, svolte con la migliore intensità di partecipazione.
 
Madonna dei Poveri, Milano, architetti Figini e Pollini (1954) Foto Arbalete (Wikimedia)
Madonna dei Poveri, Milano, architetti Figini e Pollini (1954) Foto Arbalete (Wikimedia)
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