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In particolare il rapporto tra committenti e costruttori è variato molto'   versione testuale

Allora come oggi i committenti sono fondamentali. Come diceva Frank Lloyd Wright, i tre aspetti più importanti dell’architettura sono: “clients, clients, clients”. L’idea stessa di committente però sta cambiando. 
Oggi vi sono “Architetti senza clienti”, come abbiamo discusso al World Economic Forum di Davos, a partire dal progetto del Luchtsingel: un ponte pedonale che collegherà il distretto Hofplein alla parte nord di Rotterdam, permettendo a chi cammina di evitare una strada trafficata. La sua peculiarità? È un progetto senza un vero e proprio committente, ma finanziato dai cittadini col crowdfunding –  donazioni individuali. Un esempio semplice e concreto di architettura partecipata.

Il rapporto tra architetti e committenti è sempre stato controverso. Negli anni '40 Luis Barragan, dopo un inizio di carriera fatto di compromessi e architetture spesso banali, dichiarò: “Ne ho fin sopra I capelli dei committenti, che vadano alla malora. D'ora in poi lavorerò per un solo cliente: me stesso”. E, libero dai vincoli delle commissioni, vinse il premio Pritzker ed entrò nella storia dell'architettura del ventesimo secolo.
Oggi le piattaforme di crowdfounding possono dare agli architetti nuove opportunità per partire da un’idea e raccogliervi attorno una comunità interessata. Forse un approccio di questo tipo è impraticabile per le chiese, per le quali tuttavia il crowdfunding e una maggiore partecipazione delle comunità mi sembrano più che auspicabili. Non solo: qualcosa che tornerebbe ad avvicinare il modo in cui si costruiscono le chiese oggi al modo in cui si costruivano nel Medio Evo, quando la partecipazione popolare era molto attiva a tutti i livelli.

 
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