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 Home page - Un libro al mese - Gio Ponti e la coerenza in architettura - Ponti rifuggiva la decorazione ma apprezzava l'arte, e dava molta importanza al disegno delle facciate, spesso staccate dall'edificio. Sono temi ancora rilevanti per l'architettura contemporanea? 
Ponti rifuggiva la decorazione ma apprezzava l'arte, e dava molta importanza al disegno delle facciate, spesso staccate dall'edificio. Sono temi ancora rilevanti per l'architettura contemporanea'   versione testuale
 
Ponti era un appassionato delle facciate. Effettivamente tendeva a distinguere tra quel che l'architettura presenta all'interno e quel che presenta all'esterno. Si tratta di un dibattito aperto: la facciata deve mostrare quanto l'edificio contiene o no? Ponti proponeva due facciate: una per chi arriva al luogo e lo abita, un'altra per l'assoluto, per il cielo. Il tema della doppia facciata è veramente contemporaneo, ed è molto indagato da architetti dei nostri giorni come Jean Nouvel o Herzog e De Meuron.

La lezione di Ponti, non solo riguardo alle facciate, resta molto attuale, e anche nel leggere quel che scrive si percepisce il senso del suo risoluto impegno nella sperimentazione e nella ricerca continua. Aveva una forte vena artistica, un desiderio di entrare nel dettaglio.
Nelle chiese contemporanee spesso si trova incoerenza tra l'architettura generale e i singoli elementi: tra l'edifico e gli arredi, tra la forma generale e i dettagli. Ponti ha cercato invece di ottenere sempre una coerenza di fondo.
 
 
Concattedale di Taranto, vista verso l'altare. (foto di Cosetta Giordano)
Concattedale di Taranto, vista verso l'altare. (foto di Cosetta Giordano)
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