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Michelucci ricorre a un tipo di disegno ben differente da quello delle chiese tradizionali...   versione testuale

La connotazione simbolica delle chiese era stata sistematizzata da Carlo Borromeo nelle sue Instructiones fabricae et supellectilis ecclesiae, scritte dopo il Concilio di Trento. Si riferivano a una tradizione ben radicata e la canonizzavano, specificando e sottolineando quanto distingueva la liturgia cattolica da quella protestante. La simbolicità era parte costituente dell'edificio chiesa ed era ben riconoscibile e leggibile da chiunque. La composizione con portale, cupola, campanile, vetrate risultava evidente e caratterizzante: in questo acquisiva il senso del simbolo.
 
Ma, finito questo periodo, la ricerca di simbolicità si inoltra nel terreno dell'invenzione che ambisce a rendere l'oggetto architettonico diverso, particolare, unico. Il prototipo è quello della cappella di Ronchamp, di Le Corbusier. Non si tratta di un edificio che rientra nei canoni della simbolicità precedente al Moderno, ma neppure rispecchia l'ideologia di questo. A guardarla, non si capisce subito che è una chiesa, ma se ne nota immediatamente la diversità.
 
 
Ronchamp (Bourgogne-Franche-Comté), cappella di Notre-Dame-du-Haut, progetto di Le Corbusier (1950-55). (foto A.Bourgeois, da Wikipedia)
Ronchamp (Bourgogne-Franche-Comté), cappella di Notre-Dame-du-Haut, progetto di Le Corbusier (1950-55). (foto A.Bourgeois, da Wikipedia)
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