Cinema d’impegno sociale, narratore di storie di ultimi e di esistenze ai margini della società nella sesta scheda film della Commissione Nazionale Valutazione Film e della Fondazione Ente dello Spettacolo per l’appuntamento della Chiesa Italiana al Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze 2015.
Lo sguardo dei grandi autori è da sempre pronto a raccontare le vite in difficoltà, segnate da povertà e indifferenza, dove spesso si affacciano testimoni del Vangelo per squarciare un orizzonte di speranza. Guardando alle uscite in sala negli ultimi anni possiamo ricordare certamente il poetico
Still life (2013) di Uberto Pasolini (nella foto una scena del film) o il vivace e problematico
Trash (2014) di Stephen Daldry. Ancora, l’importante
Cesare deve morire (2012) di Paolo Taviani e Vittorio Taviani, Orso d’oro e Premio della Giuria Ecumenica al 62. Festival di Berlino 2012, capace di fare emergere tramite una rappresentazione teatrale l’umanità all’interno di un carcere italiano. Da segnalare poi
Il villaggio di cartone (2011) di Ermanno Olmi, così come
Io sono Lì (2011) di Andrea Segre, storia di integrazione e accoglienza tra comunità di italiani e cinesi nella laguna veneziana; sino a
Piovono pietre (
Raining Stones, 1993) di Ken Loach, dove troviamo sia lavoratori in affanno in cerca di riscatto sociale sia un sacerdote testimone del Vangelo tra gli indigenti.
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