logo SNEC
Una chiesa al mese
Un libro al mese
Area Riservata
per gli incaricati diocesani
 Home page - Un libro al mese - Il segno della chiesa nella città - Qual è oggi il valore simbolico dell'edificio chiesa. 
Qual è oggi il valore simbolico dell'edificio chiesa.   versione testuale
Eppure la chiesa edificio nel contesto urbano ha ancora un valore simbolico.

«Certo, c'è questo valore simbolico nell'edificio, e architetti e committente cercano di valorizzarlo anche nelle nuove chiese. Tuttavia manca una coscienza teologica dei simboli. Manca una coscienza adeguata dei valori simbolici – che peraltro si potrebbe facilmente acquisire per esempio studiando l'introduzione alla teologia medievale scritta da Herni De Lubac. Bisognerebbe recuperare una più affinata conoscenza e coscienza del valore simbolico degli edifici, per tornare a imprimervelo. Valore simbolico che peraltro resta vivo nella coscienza dei costruttori che operano in altri contesti religiosi, per esempio gli Induisti o gli Islamici, per i quali l'orientamento degli edifici sacri costituisce ancora un fondamento importante. Fondamento che da noi è caduto: non ora, ma da tempo, a partire dal XVI secolo. Quando Leon Battista Alberti eresse Santa Maria Novella a Firenze, la dispose sull'asse nord-sud, invece che sull'asse est-ovest. Allora questo era un fatto inconcepibile e vi fu un'agguerrita opposizione. Ma alla fine, grazie anche al prestigio dell'Alberti, la variazione fu accettata. Oggi, malgrado le puntualizzazioni compiute al riguardo da Benedetto XVI, il tema simbolico dell'orientamento è ancora ben poco sentito. Prevale la cultura laicale. C'è poco da fare, bisogna accettare le condizioni attuali. Ma bisogna anche insistere nel sostenere il valore degli edifici ecclesiastici. Compiere l'operazione inversa a quella compiuta dal mondo laicale: cercare di risollevare la qualità degli edifici civili, quali quelli diffusi nelle periferie, partendo da quelli religiosi».
 
 
 
stampa paginasegnala pagina