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Home page - Un libro al mese - Architettura intesa come dialogo - Nel progettare, come inquadrare il rapporto tra altare ed edificio chiesa?
Nel progettare, come inquadrare il rapporto tra altare ed edificio chiesa' 
Come inquadrare il rapporto tra altare, centro focale della chiesa, e complessità dell'edificio?
«È importante riferirsi alla vasta complessità dell'articolazione dell’edificio chiesa. Spesso la tendenza è di limitarsi al regolarizzare la geometría degli spazi tra altare e vano chiesa. Va indagato a fondo, soprattutto il rapporto tra altare e l’intero complesso dell'edificio, esteso anche al suo intorno. Le nuove chiese sono anche centri parrocchiali, luoghi molto articolati: va affrontato il tema degli spazi significativi tra altare, chiesa e luoghi urbani. A partire dal sagrato, la “corte dei gentili”, dove la chiesa incontra la società contemporanea e i problemi che questa contiene. L'altare potrebbe anche essere visibile dall'esterno, da chi sta, o passa, in quello spazio di mediazione che è costituito dal sagrato. Per questo abbiamo posto la porta di ingresso trasparente, nella chiesa di Zivido di San Giuliano Milanese, come in quella di Desio e di Palmi. La porta segna una soglia: che è differenza ma anche continuità. Poter vedere il crocifisso sin dall'esterno aiuta a promuovere il dialogo. Del resto lo spazio del sagrato è la continuazione di quello della chiesa: lì si manifesta la gioia dei battesimi, dei matrimoni, come anche il comune patire nel caso dei funerali».
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