Il toponimo Margine Rosso, traduzione letterale del sardo campidanese Margini Arrubiu, è riferito alla colorazione del suolo dellarea, un poggio a ridosso della costa. In realtà, il territorio parrocchiale si estende su unarea maggiore rispetto alla località Margine Rosso, compresa tra lo stagno di Quartu e il lago Simbirizzi, e sviluppata lungo la fascia costiera (SantAnastasia, Is Ammostus, Foxi, SOru ‘e Mari ed Is Pardinas). Larea ha perso i suoi connotati rurali e selvatici: ville e palazzine hanno coperto i rilievi e i pianalti del primo entroterra, con una densità edilizia bassa e aree verdi private. La popolazione della parrocchia, cresciuta da 3mila a circa 6mila abitanti, vive dispersa su un territorio molto ampio, punteggiato da emergenze storiche ma privo di poli strutturanti linsediamento. Per tale ragione, subentrando al pionieristico fortino, il nuovo complesso parrocchiale ha assunto la funzione di creare un centro vitale per la comunità: il cantiere viene quindi avviato a partire dalle opere pastorali, sociali e sportive, e fortemente sostenuto dallautofinanziamento dei parrocchiani. Diceva il primo parroco che prima della chiesa in muratura bisognava costruire la Chiesa-Comunità (dal Giornalino parrocchiale del gennaio 2013, nel 27° anniversario della parrocchia).