Laula liturgica ha unimpostazione a ventaglio, organizzata sulla diagonale del quadrato di base della chiesa: lassemblea è disposta in modo convergente verso il presbiterio polarizzante , situato sotto una torre-tiburio luminosa. La committenza e il progettista hanno inteso raccogliere gli stimoli conciliari orientati verso unecclesiologia di comunione, ma hanno anche voluto richiamare leredità dellesperienza ecclesiale locale, espressa mediante i rimandi figurativi, i materiali costruttivi e i motivi decorativi. Laltare costituisce il centro dellarea presbiteriale, mentre lambone è proiettato verso lassemblea. La sede del presidente non è allinterno del presbiterio, ma in uno spazio integrato al vano dellassemblea: il ruolo del ministro è tuttavia segnalato dallimponenza e dallorganicità del dossale della sede stessa, affiancata da altri due seggi. Una panca per i ministranti segue il perimetro di base della torre presbiteriale, alla cui parete di fondo è appeso il crocifisso; il disegno degli arredi include anche la credenza. Di fronte allaltare, nel pavimento, sono collocate le reliquie. Nel fianco sinistro dellaula si apre la cappella del Santissimo: in stretta comunicazione visiva e spaziale con lassemblea, il tabernacolo è ospitato in un vano raccolto, delimitato da una panca scolpita destinata al raccoglimento personale e alladorazione. Sul lato opposto dellaula, il coro ha un proprio spazio dedicato, ed è attrezzato con un leggio stabile, ben distinto dallambone. Il battistero è costituito da una cappella cilindrica, sul fianco sinistro dellarea di ingresso (ossia a uno dei vertici del quadrato di base della chiesa): sono disponibili sia una vasca ad immersione, sia un fonte. I banchi per lassemblea sono disposti radialmente, ampliandosi fino ad incontrare i sei pilastri che reggono la struttura di copertura dellaula e che delimitano il nartece, nella parte più periferica del ventaglio di base: il numero sei richiama il tema dei sei giorni della creazione, ossia dei sei giorni lavorativi che ci si lascia alle spalle quando, nel dies domini, si entra in chiesa per la celebrazione domenicale. Concettualmente, la settima colonna è la torre luminosa presbiteriale, a sua volta articolata in otto lati, richiamo simbolico allottavo giorno della Resurrezione e della vita eterna. Anche il disegno pavimentale esprime tale dialettica tra aula e presbiterio, tra vita e celebrazione: dallaltare e dallambone partono tracce segmentate che conducono al nartece e agli ingressi, simboli dei fiumi in movimento che partono dalla sorgente di vita della liturgia.