Linsieme delle opere in ceramica figurata di Claudio Pulli definisce un programma iconografico organico, che coinvolge sia i poli liturgici (altare, ambone, fonte, sede, tabernacolo), sia gli spazi a questi connessi (cena di Emmaus presso il tabernacolo, battesimo di Cristo dietro al fonte), sia le devozioni (statua della Vergine, via crucis). La base dellaltare è costituita da tre lastre di ceramica policroma a bassorilievo, raffiguranti la Pentecoste. Lambone riprende il tema consolidato del tetramorfo apocalittico, inteso come simbolo dei quattro evangelisti. I dossali della sede evocano tre soggetti pasquali: al centro la Resurrezione, a sinistra gli apostoli e le donne presso al sepolcro vuoto, a destra lincredulità di San Tommaso. Anche il tabernacolo riprende alcuni temi iconografici tradizionali: in alto il pellicano che nutre i pulcini (simbolo eucaristico del genitore che offre se stesso come cibo ai figli, sacrificandosi per essi), sul basamento uva e grano fiancheggiano la croce e due colombe affrontate bevono al calice. Sulla parete dietro il tabernacolo, lo spazio perimetrale della chiesa è qualificato dal bassorilievo raffigurante la cena di Emmaus, posto in opera in occasione del 25° anniversario della fondazione (7 dicembre 1983). Sulla base del fonte sono graffite scene evangeliche che richiamano il battesimo di Cristo e la storia della Salvezza; dietro al fonte è stato collocato il bassorilievo con il battesimo di Cristo. Lasse centrale della chiesa è concluso dal crocifisso , addossato al pilastro centrale del perimetro absidale: alla primitiva croce - la cui struttura metallica richiamava i materiali e le forme dellaltare, per segnare il nesso inscindibile tra croce ed eucaristia - è stato successivamente aggiunto un crocifisso ligneo intagliato. Nelle vetrate a coronamento dellabside, alla fine degli anni Ottanta e a completamento del programma iconografico complessivo, è stato ideato un ciclo figurativo riferito alla vita di SantEusebio, titolare della chiesa: Gianni Argiolas (Monserrato 1947) ha dipinto 14 scene della vita del santo (partenza per Roma, predicazione, esilio e rimpatrio), su uno sviluppo di circa 70 metri, eseguite nel 1992 dalla ditta Laborvetro di Cagliari. Il santo titolare è anche ricordato dal quadro ad olio del pittore vercellese Francesco Giuseppe Rinone, offerto a Vercelli dallEnal locale (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori) nel 1962 e affidato allEnal di Cagliari; lopera è esposta in sacrestia. La statua in chiesa è stata invece commissionata ad artigiani di Ortisei negli anni Settanta.