Il rispetto per il contesto rurale, per le linee del paesaggio e per i materiali tradizionali - carattere saliente della cultura architettonica di Antonelli - si declina dunque con le specificità dei luoghi liturgici e con le esigenze della vita comunitaria: la fedeltà alla propria terra e la fedeltà alla liturgia sono vissuti come elementi concorrenti alla definizione di un‘architettura in armonia con il contesto. Antonelli, peraltro, conosce il territorio di Spello in modo non superficiale né ingenuo, avendo redatto per il comune sia il primo piano di fabbricazione, sia il piano particolareggiato per il centro storico (con Sergio Lenci).
L‘intero complesso assume una conformazione orizzontale, semplice ma non mimetica, con spazi ritagliati da pareti intonacate e dalla vegetazione ; gli unici elementi emergenti spazialmente sono quelli relativi agli spazi liturgici: l‘innalzarsi della falda verso l‘altare e il protendersi del battistero nel sagrato .