Le intuizioni iniziali si sono attuate con tempi lunghi, accompagnando il cammino della comunità.
L‘elemento iconografico centrale della chiesa è la croce gloriosa, sospesa sopra l‘altare, che richiama anche la dedicazione della parrocchia. La croce è realizzata in rame sbalzato da Nicola Sebastio (1914-2005), uno degli artisti più impegnati nell‘arte cristiana a livello nazionale (UCAI, Unione Cattolica Artisti Italiani) e internazionale (SIAC, Société Internazionale des Artistes Chrétiens). La croce gloriosa è l‘iconografia che, nella storia del cristianesimo, ha raffigurato la vittoria di Cristo sulla morte, segno di trionfo e di redenzione universale; nel caso di Spello, al centro della croce campeggia un Cristo risorto che abbraccia l‘umanità salvata; i quattro bracci presentano le fioriture di grano, vite e olivo; ai piedi della croce sono raffigurati i santi la cui spiritualità ha segnato Spello, nella storia e oggi, ossia san Francesco e Charles de Foucauld (beatificato nel 2005); nel braccio superiore anche l‘effige del beato papa Giovanni XXIII, promotore del Concilio Vaticano II. Per quanto riguarda i poli liturgici, l‘altare è segnato dal monogramma del cuore con la croce, emblema della famiglia spirituale di Charles de Foucauld, mentre l‘ambone è figurato con un intaglio con l‘annuncio della Resurrezione, portato dall‘angelo alle donne presso il sepolcro. La statua mariana è la prima immagine attorno a cui si è raccolta la comunità della frazione rurale negli anni Cinquanta, ed è ora collocata a fianco della porta di ingresso dell‘aula . In tempi recenti, il percorso iniziatico di battistero e nartece ha trovato il proprio completamento iconografico con le ceramiche di Sergio Bazzarin (2009-2010): il battesimo di Gesù, a dimensione quasi naturale, è stato posto sopra la vasca battesimale, e le formelle della via Crucis accompagnano la parete del nartece, fino all‘incontro con il luogo della confessione e all‘ingresso nell‘aula [16].