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Sussidio Liturgico Pastorale Quaresima Pasqua 2008
Rigenerati per una speranza viva (1Pt 1,3) - testimoni del grande sì di Dio all’uomo.
Ufficio Liturgico Nazionale

Sempre più spesso, negli ultimi anni, la Chiesa italiana ha posto al centro della sua riflessione il mandato del Risorto ad essere suoi testimoni.
Siamo infatti «convinti che compito primario della Chiesa sia testimoniare la gioia e la speranza originate dalla fede nel Signore Gesù Cristo, vivendo nella compagnia degli uomini, in piena solidarietà con loro, soprattutto con i più deboli» (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, 1). Il quarto Convegno ecclesiale, celebrato a Verona nell’autunno 2006, ci ha confermati in questa direzione, ricordando che la testimonianza è la via privilegiata della missione oggi.
Una testimonianza che intende essere «umile e appassionata, radicata in una spiritualità profonda e culturalmente attrezzata, specchio dell’unità inscindibile tra una fede amica dell’intelligenza e un amore che si fa servizio generoso e gratuito» (CEI, “Rigenerati per una speranza viva” (1Pt 1,3):
testimoni del “grande sì” di Dio all’uomo, 11).
La vita delle nostre comunità necessita di essere penetrata da un grande respiro di speranza, di tensione costruttiva al futuro che Dio vuole regalare alla nostra umanità anche attraverso noi, discepoli del suo Figlio. Si tratta, quindi, di educarci alla speranza, di mostrarne le «ragioni» (1Pt 3,15) e di ideare e sperimentare le modalità concrete mediante le quali il vissuto cristiano, personale e comunitario, si comunica come testimonianza di speranza.
Il nostro compito, nei molteplici ambiti dell’evangelizzazione, è di mostrare che al centro del cristianesimo c’è un logos, una parola che diviene la nostra “via” e “vita”. Quando ci imbattiamo in un gruppo di credenti,  desideriamo in primo luogo essere accolti e ascoltati. Il primato della carità è senza dubbio ciò che più incontra l’intimo desiderio dell’uomo: essere amato ed amare. Questa accoglienza si prolunga e si afferma quando alla persona viene offerto il riposo e il nutrimento.
Ma dove trovare riposo? Non un riposo inerte, ma un riposo e un nutrimento orientati a riprendere le forze per ricominciare il cammino e il lavoro? Riposo e nutrimento il cristiano li trova nelle sue radici, nel vedere la verità della sua fede, per abbandonarvisi ancora una volta e sempre di più. Il sussidio per la Quaresima e la Pasqua 2008 vuole servire a questo scopo. La gente, infatti, credenti e non–credenti, desidera essere messa a contatto con un nutrimento solido, con una parola che sia proposta come sensata e degna di fiducia, che si dona per arricchire e orientare le nostre vite.
Nei tempi liturgici di Quaresima e di Pasqua noi facciamo memoria della testimonianza suprema di Gesù. A Lui affidiamo la nostra.
Infatti, affinché di Lui possiamo essere testimoni, abbiamo bisogno di rivivere la sua testimonianza, in maniera tale da esserne attraversati e così di essere capaci di riattualizzarla. A questo, ancora una volta, mira il presente sussidio.
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