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Regolamento del Centro Universitario Cattolico


Il Centro Universitario Cattolico è il risultato di due iniziative che negli anni cinquanta videro protagonisti la Santa Sede e il Cardinale Siri, allora Presidente della Commissione Episcopale per l’alta direzione dell’Azione Cattolica, per il sostegno di giovani studiosi cattolici orientati all’insegnamento accademico.

Le due iniziative vengono in un secondo tempo fuse. Con lettera del 18 ottobre 1977, la Segreteria di Stato attribuisce a Mons. Maverna, Segretario Generale della CEI, l’incarico di raccogliere l’eredità dei due organismi precedenti in un unico Centro Universitario Cattolico, che si configura ormai come articolazione della Conferenza Episcopale Italiana sotto la guida del Segretario Generale pro tempore.

Con il Convegno ecclesiale di Palermo del 1995 prende progressivamente avvio il “progetto culturale orientato in senso cristiano”. Nella prima proposta di lavoro che la Presidenza della CEI pubblica il 28 gennaio 1997 come documento-base del “progetto culturale”, nella parte dedicata all’impegno nella “ricerca”, si legge: “Accanto al confronto interdisciplinare si dovranno promuovere anche approfondimenti monografici, soprattutto mediante ricerche finalizzate curate da giovani studiosi. Questo settore potrà essere seguito in particolare dal Centro Universitario Cattolico, con uno specifico settore di borse di studio per sostenere l’attività di ricercatori”.

L’inserimento del Centro Universitario Cattolico tra le competenze del Servizio nazionale per il progetto culturale è avvenuto nel febbraio del 2001 e il Consiglio Episcopale Permanente nella sessione del 20-22 gennaio 2003 ha approvato il seguente regolamento del Centro, che viene pubblicato in questo numero del Notiziario.

 

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE