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Messaggio per la Giornata delle Migrazioni - 18 novembre 2001


La Giornata delle Migrazioni è stata tenuta in Italia domenica 18 novembre 2001 e le manifestazioni più significative hanno avuto luogo nella regione ecclesiastica del Triveneto.In quella circostanza la Commissione Episcopale per le migrazioni, presieduta da S.E. Mons. Alfredo Maria Garsia, Vescovo di Caltanissetta, ha indirizzato alle comunità ecclesiali italiane un messaggio – che si pubblica per documentazione – con lo scopo di coinvolgerle nell’impegno di accoglienza e di solidarietà verso i migranti.
“Dov’è tuo fratello?” (Gn. 4,9)
La Giornata Nazionale delle Migrazioni, che la Chiesa italiana celebra con ininterrotta tradizione dal 1914, ricorre quest’anno il 18 novembre, penultima domenica dell’anno liturgico ed ha come principale sede delle celebrazioni il Triveneto.Come tema è stato scelto il noto richiamo biblico: “Dov’è il tuo fratello?” (Gen 4,9). Già alcuni anni fa campeggiava sul poster illustrativo della Giornata: “Ogni uomo è mio fratello”. Questa lapidaria affermazione invita a guardarci attorno per verificare se tutti quelli su cui quotidianamente s’imbatte il nostro occhio, qualunque sia la loro lingua, cultura, etnia e colore della pelle, abbiano per noi volto di fratelli; ma dovremo poi guardarci dentro, nelle pieghe della coscienza, per verificare se la fraternità ha radici profonde, quelle che si ancorano ai valori fondamentali del Vangelo.Celebrare una Giornata costituisce un impegno personale e comunitario per riaffermare la fraternità, l’accoglienza, la solidarietà. Il fratello migrante deve sentirsi a casa sua, fratello tra i fratelli, capace di ricevere e capace di dare. E quanto dice il Santo Padre nel Messaggio che anche quest’anno, come ininterrottamente dal 1985, rivolge per la Giornata delle Migrazioni al mondo cattolico: “E importante aiutare le comunità di approdo non solo ad aprirsi all’ospitalità caritativa ma anche all’incontro, alla collaborazione e allo scambio”. Naturalmente in primo piano mettiamo i fratelli cattolici, ma c’è posto per gli uomini di ogni fede. La fraternità vera, quella che fa capo a Cristo “primogenito fra tanti fratelli”, non pone limiti; anzi si ha la grande fiducia che questa fraternità, come fa capo a Lui, così a Lui possa anche condurre, rivelando il suo volto autentico, quello di Fratello maggiore di tutta l’umanità.Come dice il titolo del citato Messaggio, le migrazioni sono “via per l’adempimento della missione della Chiesa oggi”.Queste parole ci richiamano quelle contenute nei recenti “Orientamenti pastorali” delle Chiese in Italia dal titolo “Comunicare il vangelo in un mondo che cambia”. Si legge al numero 58: “Dobbiamo affrontare un capitolo sostanzialmente inedito del compito missionario: quello dell’evangelizzazione di persone condotte tra noi dalle migrazioni in atto.Ci è chiesto di compiere la missione ad gentes qui nelle nostre terre”.Sappiamo bene che questa missione si compie con la testimonianza di vita, con i gesti di carità e di fraternità, strade che aprono all’annuncio diretto del Vangelo.La Giornata delle Migrazioni porta il nostro sguardo su questo grande orizzonte popolato da tanti fratelli. Crescerà la voglia di fare qualcosa per loro e di costruire assieme a loro la Casa comune.

Roma, 10 novembre 2001

+ ALFREDO MARIA GARSIA
Vescovo di Caltanissetta
Presidente della Commissione Episcopaleper le Migrazioni

COMMISSIONE EPISCOPALE PER LE MIGRAZIONI