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Cooperazione internazionale   versione testuale
16 dicembre 2014
Con Decreto del 28 novembre 2014 il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha istituito il Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo. Si tratta del primo fra gli organi previsti dalla legge di riforma della cooperazione ad essere istituito (l. n. 125 dell’11/8/2014) e rappresenta lo “strumento permanente di partecipazione, consultazione e proposta”; si riunisce almeno annualmente per “esprimere pareri sulle materie attinenti la cooperazione allo sviluppo ed in particolare sulla coerenza delle scelte politiche, sulle strategie, sulle linee di indirizzo, sulla programmazione, sulle forme di intervento, sulla loro efficacia, sulla valutazione”.
Il decreto delinea la composizione del Consiglio: si tratta di quasi 50 rappresentanti individuati tra quelli che la nuova legge definisce gli attori del sistema italiano della cooperazione; fra questi, vi sono otto rappresentanti concordemente designati dalle associazioni maggiormente rappresentative delle organizzazioni non governative nella cooperazione allo sviluppo e dodici rappresentanti delle organizzazioni della società civile e degli altri soggetti senza finalità di lucro, attivi nella cooperazione allo sviluppo, scelti in ragione della pluriennale e riconosciuta esperienza.
Nell'ambito delle funzioni attribuite dalla legge, il Consiglio è consultato sulla convocazione della Conferenza pubblica nazionale volta a favorire la partecipazione dei cittadini nella definizione delle politiche di cooperazione allo sviluppo.