Nella seduta dell'1 agosto la III Commissione (Affari Esteri) del Senato, in sede deliberante, ha approvato in via definitiva il disegno di legge governativo recante la "Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo". In sede di votazione il Governo ha accolto un ordine del giorno (G/1326-B/1/3) che lo impegna, fra l'altro, a favorire meccanismi finanziari inclusivi, tra cui il microcredito, e a promuovere accordi quadro che agevolino la realizzazione degli obiettivi fissati nelle attività multibilaterali di cooperazione allo sviluppo.
La nuova legge ha l’obiettivo, da un lato, di aggiornare la vigente legge n. 49/87 sulla Cooperazione allo sviluppo, rimettendo in ordine soggetti, strumenti, modalità di intervento e principi di riferimento maturati nel frattempo nella comunità internazionale; dall’altro, quello di adeguare il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo ai modelli prevalenti nei paesi partner dell’Ue. Il disegno di legge definisce una nuova architettura di “governance” del sistema della cooperazione, la cui coerenza e coordinamento delle politiche saranno garantiti attraverso il Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (Cics), una cabina di regia costituita dai dicasteri che hanno competenze in materie che sono oggetto di attività di cooperazione allo sviluppo.
Il provvedimento indica gli obiettivi della cooperazione nello sradicamento della povertà, nella riduzione delle disuguaglianze, nell’affermazione dei diritti umani e della dignità degli individui - compresa l’uguaglianza di genere e le pari opportunità -, nella prevenzione dei conflitti e nel sostegno ai processi di pacificazione.