L’Osservatorio Giuridico – Legislativo è un Servizio della Conferenza Episcopale Italiana istituito nel 1994 per corrispondere alle esigenze di aggiornamento dei Vescovi italiani sulla elaborazione legislativa, giurisprudenziale e amministrativa, a livello europeo, nazionale e regionale (cfr. art. 4, comma 1 Regolamento della CEI).
Gli ambiti di competenza propri del Servizio sono quelli del diritto dello Stato (civile, costituzionale e penale, riguardo ai diversi temi di interesse per la comunità ecclesiale) e del diritto ecclesiastico, con specifico riferimento alle questioni concordatarie (beni culturali, insegnamento della religione cattolica, finanziamento della Chiesa, matrimonio, enti ecclesiastici, assistenza spirituale, ecc.) e ai problemi teorici e pratici della libertà religiosa, della laicità, del rapporto fra Stato e confessioni religiose[1].
All’Osservatorio è collegata una rete di Osservatori regionali che costituiscono utile punto di riferimento per un interscambio di dati, notizie e contributi (per il diritto regionale); l’Osservatorio collabora inoltre sistematicamente con la Commissione degli episcopati europei – Comece (per il diritto dell’Unione europea).
L’Osservatorio pubblica un Notiziario mensile articolato in diverse sezioni: i principali progetti di legge in discussione (“Agenda”), due rubriche di orientamento e informazione sull’attività normativa e giurisprudenziale (“Note e Commenti”; “Sintesi”); un’appendice di documentazione nella quale vengono pubblicati integralmente documenti di particolare rilevanza (“Documenti”) e un fascicolo allegato con l’indicazione dei progetti di legge e dei provvedimenti legislativi, sia nazionali che europei e regionali (“Elenco”).
[1] Secondo le indicazioni fornite in data 6 ottobre 2010 dal Segretario generale della CEI mons. Mariano Crociata, spetta all’Osservatorio giuridico-legislativo il diritto civile (le questioni inerenti l’immigrazione, la famiglia, la scuola, la pedofilia, la privacy ecc.) e il diritto concordatario (le questioni inerenti la libertà religiosa, i rapporti con le confessioni religiose, l’insegnamento della religione cattolica, i beni culturali, l’assistenza spirituale ecc.); spetta all’Ufficio giuridico lo studio di alcuni ambiti del diritto canonico e della gestione amministrativa degli enti ecclesiastici.