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Con lo zaino pieno   versione testuale

Quando si torna a casa dopo un’esperienza forte si porta con sé un bagaglio più grande che non pesa, ma al contrario, spinge ad andare più lontano, verso nuovi orizzonti. È la storia di ogni Gmg che fornisce nuova carica per essere missionari nella propria quotidianità, tra i propri amici. Lucia, 30 anni, di Rionero in Vulture (PZ), porterà a casa un “maggiore entusiasmo, per essere testimone credibile di fede, e la serenità” perché, come ha detto Papa Francesco, “le croci non le portiamo da soli, ma con Cristo” che ci sostiene e ci rafforza.
Diego, 21 anni, di Teramo, porterà nello zaino “una carica di fede accresciuta, da dare ai propri amici”. Ma non solo. Diego ha capito che “la preghiera e l’eucarestia sono il fondamento del cammino di fede” e vuole indicarle ai ragazzi che conosce. Sa che ne hanno bisogno e ha capito fino in fondo cosa significa essere missionario.
Marco, 22 anni, di Popoli (PE) ci tiene a sottolineare che questa è stata la sua prima Gmg. È felice. Lo si legge nei suoi occhi luminosi e sorridenti. “Ho scoperto la gioia della condivisione –confida – e sento che qualcosa dentro di me è cambiato. Indubbiamente la mia fede si è rafforzata”. Per Andrea, 17 anni, “è stato un momento indimenticabile”. Lo hanno colpito molto le parole del Papa, “dirette e ricche di significato”. “Mi è piaciuta soprattutto – aggiunge – la metafora sportiva”. In questo campo in cui si disputa la partita della vita “cercherò di giocare decisamente meglio – sorride – d’ora in poi cercherò di essere davvero un atleta di Cristo”.
La Gmg è fatta anche di numeri. Se n’è accorto Mattia, 29 anni, di Roma, che è stato toccato dalla partecipazione a questo incontro. “Vedere che non sei il solo a credere, che puoi condividere la fede con tutti questi giovani ti rafforza” e “ti spinge a tornare, come già mi è successo in passato”. A Mattia piace molto Papa Francesco. “È un Papa carismatico, che parla al cuore della gente”, e aggiunge un bell’esempio che è rimasto nella mente di tutti. “Basta pensare alla macchina che ha usato (una Fiat Idea) per capire il suo stile sobrio. Questo ti fa pensare”.
Domenico, 29 anni, di Montesilvano (PE), è rimasto molto “colpito dalla ricchezza spirituale dei brasiliani”. “Nel nostro occidente – continua – c’è una maggiore ricchezza materiale, ma in fondo c’è più povertà”. Quella che definisce “miseria spirituale”. Da questa Gmg “tornerò più gioioso – dichiara – e questo è anche merito di Papa Francesco. Per la Chiesa ci voleva proprio uno come lui”.