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Veritas in Caritate - 9/6 )2016)   versione testuale
Informazioni dall'Ecumenismo in Italia
«La memoria è fonte di pace e di futuro»
«Qui prego, col dolore nel cuore, perché non vi siano più tragedie come questa, perché l’umanità non dimentichi, sappia vincere con il bene il male. Dio conceda all’amato popolo armeno e al mondo intero pace e consolazione. Dio custodisca la memoria del popolo armeno, la memoria non va annacquata ne’ dimenticata, la memoria è fonte di pace e di futuro»: queste sono le parole che papa Francesco ha scritto nel Libro d’oro del Memoriale delle vittime del Metz Yeghérn, il massacro del popolo armeno sotto l’impero ottomano del 1915, a Tzitzernakaberd, la collina della rondini, sabato 25 giugno, nella seconda giornata della sua visita in Armenia; in questa visita la condanna del genocidio degli armeni e l’invito alla riconciliazione sono state evocate più volte per sottolineare come la memoria debba essere conservata per favorire la costruzione della pace con la quale impedire il ripetersi di quelle tragedie che hanno causato milioni di morti, aprendo delle ferite che, spesso proprio per la cecità dell’umanità, sono ancora aperte. La sosta al Memoriale è stato uno dei momenti più coinvolgenti della visita in Armenia, nella quale la dimensione ecumenica è stata particolarmente significativa; infatti, oltre ai tanti momenti nei quali papa Francesco e il catholicos Karekin II ha testimoniato la comunione tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Armena con gesti di fraternità, l’incontro ecumenico di preghiera per la pace, nella piazza della Repubblica a Yerevan, sempre sabato 25 giugno, e la firma della dichiarazione congiunta, il giorno successivo, costituiscono due fonti importanti per un ulteriore sviluppo del cammino ecumenico tra Roma e Etchmiadzin che, a partire dalla celebrazione del Vaticano II, vive ua stagione nuova: la ricercca del patrimonio comune, nel rispetto delle proprie identità, rappresenta una strada privilegiata per la rilettura delle peculiarità delle singole tradizioni. Il rilievo ecumenico di questa visita va ben oltre questi due momenti e per questo, accanto al discorso del papa nella piazza della Repubblica e la dichiarazione comune, vengono riprodotti nella Documentazione Ecumenica tutti gli altri interventi di papa Francesco in Armenia, mentre nella Rassegna stampa per l’ecumenismo si può leggere una prima valutazione di questa visita, che rappresenta, come tanti hanno osservato, la prima tappa di un pellegrinaggio nel Caucaso, dove tensioni del passato e del presente creano una situazione di precario equlibrio. In settembre, con la visita alla Georgia e all’Azerbaijan, il papa compirà la seconda tappa di questo pellegrinaggio con il quale offrire un contributo concreto alla riconciliazione tra popoli che portano dentro di loro tante ferite che sono uno dei lasciti delle tragiche vicende del XX secolo.
Da un punto di vista ecumenico il mese di giugno si è aperto con l’incontro di papa Francesco con una delegazione del Direttivo della Comunione Mondiale delle Chiese Riformate, della quale fa parte anche la Chiesa Valdese; in questo incontro, il 16 giugno, il papa ha ricordato quanto sia importante proseguire e approfondire il cammino ecumenico, senza ignorare le questioni tuttora aperte, soprattutto in un tempo nel quale ci si avvia a celebrare il 500° anniversario della nascita della Riforma, che ha avuto riletture tanto diverse tra di loro nel corso dei secoli; il discorso del papa si può leggere nella Documentazione Ecumenica, che si conclude con la preghiera di papa Francesco In memoria delle vittime delle migrazioni in occasione della sua visita a Lesbo, riprodotta ancora una volta per ricordare l’impegno prioritario dei cristiani nel XXI secolo.
Il 29 giugno c’è stato l’incontro tra il papa e una delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli per la festa di Pietro e Paolo, rinnovando così una tradizione che ha ormai molti anni di vista; la delegazione ha portato al papa una lettera del patriarca Bartolomeo, che ha voluto ricordare quanto centrale sia per il mondo ortodosso il cammino ecumenico; il testo di questa lettera e il discorso di papa Francesco si trovano nella Documentazione Ecumenica, dove si può leggere anche l’omelia del patriarca ecumenico in apertura del Sinodo Panortodosso che si è tenuto nonostante le defezioni dell’ultima ora, che hanno portato all’assenza dei patriarcati di Antiochia, di Georgia, di Bulgaria e di Mosca. Al Sinodo Panortodosso, in particolare ai documenti promulgati, sarà dedicato uno spazio specifico nei prossimi numeri di «Veritas in caritate»: in questo numero si propone, nella Rassegna stampa, una riflessione di don Carlo Pertusati, responsabile della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Asti e docente di Ecumenismo e Patrologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, e una cronaca di Felice Mari, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Civitavecchia, su un incontro di preghiera ecumenica a Civitavecchia, uno dei tanti in tanti luoghi che hanno preceduto e accompagnato il Sinodo.
Negli scorsi giorni, nella pagina web dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, è stato pubblicato il programma del Convegno di Studio sulle relazioni tra la Chiesa Cattolica e le Chiese nate dalla Riforma in preparazione al 5° centenario dell’avvio della Riforma Luterana (1517-2017) che si terrà a Trento da mercoledì 16 a venerdì 18 novembre; il convegno, promosso dall’Ufficio Nazionale, diretto da don Cristiano Bettega, vuole proseguire il cammino di riflessione e di approfondimento del dialogo ecumenico della Chiesa in Italia, ponendo particolare attenzione al valore della presenza delle Chiese e comunità che si richiamano più o meno direttamente alla Riforma del XVI secolo, modo da individuare passi compiuti, testimonianze concrete e questioni ancora discusse. Nella pagina web dell’Ufficio si possono trovare anche le modalità di iscrizione.
In appendice a questo numero viene riproposto il programma della II Giornata di Studio dell’Associazione Italiana Docenti di Ecumenismo (AIDEcu), che si terrà lunedì 4 luglio dalle ore 9.30, a Firenze, presso l’Istituto Avventista di Cultura Biblica Villa Aurora; la Giornata, che sarà preceduta la domenica dall’Assemblea annuale dell’AIDEcu, è aperta a tutti e sarà dedicata a Insegnare la Riforma. Letture e metodologie ecumeniche nell’insegnamento della Riforma in modo da contribuire a una riflessione, sempre più ecumenicamente condivisa, su cosa è stata, su come è stata letta e interpretata e su cosa è la Riforma del XVI secolo.

Riccardo Burigana

Venezia, 30 giugno 2016