Si riporta per documentazione il testo del messaggio rivolto dalla Presidenza della C.E.I.
Per ogni uomo, ed ancor più per ogni cristiano, riconoscere nel mondo e nella vita umana la presenza e l´azione di Dio, datore di ogni bene e ispiratore di ogni opera buona, è professione di fede e umile gesto di riconoscenza.
Ma è doveroso che questa presenza e questa azione divina siano riconosciute anche pubblicamente e socialmente, con una particolare giornata di ringraziamento al Signore per i doni di natura e di grazia elargiti nel corso dell´anno, ed in special modo per i frutti della terra e del lavoro umano, che ad essi direttamente attende.
La giornata di ringraziamento che celebriamo in tutta Italia la domenica 9 novembre p.v., vuole essere anzitutto questo: un pubblico e solenne ringraziamento elevato al Signore dagli agricoltori e da quanti, in qualsiasi modo, sono intenti al lavoro della terra.
E a motivo della comune destinazione dei beni della terra è anche il ringraziamento di tutte le componenti della Comunità Nazionale, che di quei beni fondamentali usufruiscono e godono.
La giornata di ringraziamento può costituire contemporaneamente un momento prezioso di pausa e di riflessione per tutti gli italiani sui gravi problemi che investono particolarmente il mondo agricolo, nell´ambito di una vita sociale gravemente sconvolta da profonde crisi economiche e morali.
Da questa matura e responsabile riflessione non potrà non scaturire una profonda coscienza di solidarietà ed un più profondo impegno, per tutti doveroso, nell´affrontare e dare il proprio fattivo apporto alla soluzione dei comuni problemi che travagliano il nostro Paese e gran parte del mondo.
Invitiamo, pertanto, come nello scorso anno, le Chiese particolari, le parrocchie e le Organizzazioni del lavoro agricolo, a promuovere ed organizzare l´annuale giornata del ringraziamento, nelle forme già esperimentate o che sembreranno più opportune, con la collaborazione di quelle Associazioni cristiane che da tempo ne hanno lodevolmente assunto l´impegno.
Si rivolga da ogni comunità cristiana la più fervida preghiera al Signore, Padre di tutti gli uomini, perché benedica largamente i frutti della terra, segno visibile della sua Provvidenza, e conceda alla nostra tormentata società semi fecondi di giustizia e di pace.