«Il Vescovo come servitore della fede: fondamenti teologici del problema» - Relazione del Card. Karol Wojtyla, Arcivescovo di Cracovia
INTRODUZIONE
1. - L´affermazione che il Vescovo è il servitore della fede, sembra godere di un´evidenza immediata. Essa infatti possiede una certezza dottrinale e racchiude un ricco contenuto teologico, che in certa misura ci preme mettere in luce fin dall´inizio di questo Simposio. Il Simposio stesso assume un carattere nettamente pastorale. Bisogna cioè prendere coscienza del modo con cui i Vescovi, oggi, devono servire la fede dei loro contemporanei. Il carattere pastorale delle riflessioni che intendiamo proporre, ci impone di porre il problema in termini di estrema concretezza, e ciò anche nei suoi fondamenti teologici.
Se è vero che l´analisi di questi fondamenti può avere nell´insieme del Simposio un carattere più generale, essa dovrebbe però rientrare nel contesto definito dal fine pastorale del nostro incontro. Vorrei così, fin dall´inizio, ricordare che il tema del servizio episcopale della fede, ci interessa qui in quanto Vescovi d´Europa nell´anno del Signore 1975 e dunque in precise condizioni di tempo, di situazioni ideologiche, culturali, sociali, economiche, politiche ecc.1.