Messaggio del Consiglio Permanente – 7 aprile 1978
1. - Le eccezionali preoccupazioni che incombono sul Paese, le incertezze che turbano le coscienze, le angosce che straziano le famiglie dove si piange qualche cara persona vittima dell´odio o si trema per la sorte di chi è ancora in mano dei rapitori, sono state al centro delle riflessioni dei Vescovi, in questa sessione del Consiglio Permanente.
L´umanità attraversa un fosco periodo della sua storia, in cui domina ogni forma di violenza: la corsa alle armi, strategiche e no, occulte e palesi, che divora le sostanze dei poveri e minaccia distruzioni senza ritorno; la libertà di opinione schiacciata in certi regimi con brutali trattamenti fisici e psichici, da chi detiene il potere e lo usa per asservire; il disprezzo della vita umana in ogni momento del suo sviluppo.
In Italia alla criminalità comune e agli scontri ideologici, si sono aggiunte, sempre più frequenti e sempre più feroci, le aggressioni terroristiche; mosse da logica aberrante ed eversiva, preparate con tecnica perfetta ed agghiacciante. Questa orrenda spirale ha avuto una delle sue punte più tragiche nella strage di cinque uomini vittime del dovere e nel sequestro tuttora perdurante dell´on. Aldo Moro, lo statista a cui tutti riconoscono la lealtà dell´animo e la competenza del politico.