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Messaggio della XVII Assemblea Generale alle famiglie d'Italia


Pace nelle vostre case. Pace a tutti coloro che vi abitano ed a quanti bussano alla vostra porta!
Ci siamo riuniti per voi, questŽanno.
Noi Vescovi delle Diocesi italiane, con alcuni coniugi, che vi hanno rappresentato anche con i propri figli, abbiamo pregato per voi, abbiamo parlato di voi. Siamo idealmente venuti tra voi per gustare le gioie pure e semplici di ogni famiglia. Abbiamo anche trattato dei problemi e delle difficoltà che non di rado turbano la pace e rendono vana la naturale e giusta aspirazione alla felicità domestica. Le vostre pene, le vostre gioie sono anche nostre e le vostre preoccupazioni non ci trovano insensibili.
Abbiamo accolto le apprensioni di ogni padre e di ogni madre, le insoddisfazioni dei figli, la solitudine degli anziani, la sofferenza dei malati e di quanti non possono usufruire di una vita normale.
Nostro vivo desiderio è stato ed è quello di portarvi un messaggio di speranza. Per questo ci siamo fermati in meditazione di fronte a Dio, quasi a interrogare la sua Parola, perché quello che vi diremo non sia voce umana, ma sia la stessa voce del Signore, lŽunica che può recare nella case luce e certezza.
Vi preghiamo, pertanto, con la sollecitudine di cui sono capaci un padre e una madre, di ascoltare queste parole che a voi rivolgiamo, sicuri di aiutarvi per la grazia di Dio che ci muove e ci ispira.
Non dimenticate, fratelli e figli, che Dio ha creato lŽumanità per un disegno di amore; in particolare ha voluto realizzare nella famiglia lŽimmagine più significativa dellŽunione perfetta e beata, che lega le tre Persone divine.
Se vivrete anche voi questa comunione di amore, potrete partecipare alla letizia, che Dio ha preparato per lŽuomo anche sulla terra, e che avrà la sua pienezza nella eternità.
Gesù, Figlio di Dio, è venuto tra noi a portarci la Buona Novella. Egli è la Parola che raggiunge ogni uomo, libero o oppresso, povero o ricco, solo o inserito in una famiglia; lo raggiunge nellŽintimo del cuore e lo chiama a riconoscere Dio come Padre e gli uomini come fratelli.
Dalla parola di Gesù, il Cristo, la vita umana è rinnovata in tutti i suoi valori. Per essa nuovi e diversi diventano i rapporti che s’intrecciano tra i singoli, e lŽumanità intera diventa una famiglia. Il messaggio di Gesù è tale che può essere vissuto in ogni famiglia. La casa allora si apre agli altri e ognuno contribuisce a fare dellŽumanità una sola grande famiglia sulla terra.
Ci rendiamo conto che le incomprensioni e le preoccupazioni, gli egoismi e i conflitti, la malattia e la morte, queste amare realtà che accompagnano il cammino delle famiglie nel tempo, rischiano di togliere gioia e amore alla vita.
Per questo ricordiamo il disegno di Dio che chiama i coniugi alla fede, allŽamore, alla comprensione, alla generosità verso la vita, alla tenerezza verso i figli e alla loro cura; che invita i figli allŽascolto e allŽaffetto verso i genitori; che impegna tutti i membri della famiglia ad aiutarsi nel cammino dellŽamore e del dovere, in una comunione di rapporti che faccia di tutti «una cosa sola» (Gv 17, 22).
Nella riscoperta e nel ricupero di questi valori troverete il fondamento di una vita nuova, garanzia di pace e di serenità.
Accogliete dunque il messaggio della salvezza portato da Cristo e trasmesso dalla Chiesa, ascoltando la parola di Dio nella catechesi, partecipando alla celebrazione dei sacramenti e alla preghiera comune, elevando l’amore a quella purezza che è voluta da Dio e che è sorretta dalla sua grazia; come dice il Concilio Vaticano II: «Il Signore si è degnato di sanare, perfezionare ed elevare questo amore con uno speciale dono di grazia e carità» (Gaudium et spes, n. 49).
Se vedrete la vostra vita in questa luce e se la vivrete seguendo lŽinsegnamento divino, le stesse difficoltà, le immancabili prove, gli inevitabili momenti di contrasto, che talvolta turbano la pace, possono diventare occasione di crescita nella fede e di più generosa unione tra voi.
Siate certi: Dio opera sempre e solo per il bene dei suoi figli. Tra le sue mani anche le cose tristi diventano fonte di gioia, la morte stessa si trasforma in passaggio alla pienezza della vita, allŽeternità felice, come diceva Paolo VI: «le famiglie si fondano e vivono inizialmente sulla terra, ma sono destinate a ricomporsi in cielo» (12 febbraio 1966).
Ci rendiamo conto che queste prospettive cristiane chiedono una conversione profonda, ma è a questo traguardo che la società vi attende per il vero bene di tutti.
La Chiesa è lieta di offrirsi come «luogo» in cui trovare sostegno morale e aiuto spirituale, possibilità di incontro e di dialogo, per raggiungere orizzonti più vasti e più ampie relazioni comunitarie. Tale comunione d’amore ha radice e compimento nella partecipazione allŽEucaristia.
Nel realizzare questo progetto di vita, è compito di ogni famiglia darne lŽesempio e aiutare altre famiglie ad accoglierlo e a realizzarlo. La vostra immagine, di famiglie cristiane, in cui si riflette il mistero stesso della Trinità, del suo amore e della sua beatitudine, sia richiamo e invito a chi non ha saputo ancora né conoscere né gustare la Buona Novella. È una missione a voi affidata dal Signore e dalla Chiesa.
Abbiate speranza e fiducia: chi crede non è mai solo. Dio lo accompagna.
Seguite lŽesempio della Sacra Famiglia di Nazareth che ha trovato il motivo più vero della sua felicità nella presenza di Cristo.
Nelle ore della gioia e ancor più nelle ore della preoccupazione e della sofferenza, i Vescovi e i vostri sacerdoti vi sono vicini. Mai cessano di affidarvi alla materna bontà di Maria, la Madre di Gesù.
Essa, immagine e Madre della Chiesa, protegga quella Chiesa domestica che è la famiglia cristiana e custodisca tutte le famiglie nella pace.

Nel nome del Signore
I vostri Vescovi

Roma, 31 maggio 1980.

ASSEMBLEA GENERALE DELLA CEI