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Comunicato del Consiglio Permanente - 20.3.1981


Dal pomeriggio di lunedì 16 marzo c.a. alla sera del 18 successivo, si è riunito a Roma il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, in sessione allargata a due membri designati da ciascuna Conferenza Episcopale Regionale. Complessivamente, hanno preso parte ai lavori 60 Vescovi.
Prima di aprire l’o.d.g. previsto per la riunione, il Consiglio ha esaminato la bozza di un messaggio sulla difesa e la tutela della vita, anche in riferimento alle previste consultazioni referendarie. Arricchito dei contributi raccolti nella discussione, il testo è stato approvato allŽunanimità e pubblicato in data 17 marzo.
Il Presidente della Conferenza, Cardinale Anastasio Ballestrero, ha quindi introdotto la sessione di lavoro interamente dedicata alle prospettive del servizio collegiale dei Vescovi alla Chiesa italiana e al Paese, negli anni Ž80.
Dopo aver richiamato le motivazioni dellŽincontro, il Cardinale Ballestrero ha avviato, nella prima parte della relazione, una articolata analisi della attuale situazione socio-economica, politica, morale e culturale del Paese, invitando ad approfondire le istanze che da tale situazione emergono per un efficace servizio evangelico della Chiesa e dellŽEpiscopato.
Nella seconda parte, il Presidente della C.E.I. ha sollecitato la riflessione sugli aspetti fondamentali di un corretto rapporto della Chiesa italiana con la realtà del Paese. Ha quindi richiamato le scelte pastorali compiute dalla C.E.I. negli anni Ž70, e la necessità di renderle ora permanenti nelle comunità cristiane, con i necessari aggiornamenti e una rinnovata volontà di realizzazione. Infine, ha sollecitato la discussione per raccogliere nuovi orientamenti e indicazioni operative, in relazione alle nuove emergenze sociali ed ecclesiali, che caratterizzano questo inizio degli anni Ž80.
Alla relazione del Cardinale Presidente, hanno fatto seguito tre interventi integrativi.
Mons. Cesare Pagani, Vescovo di Città di Castello e Gubbio, ha descritto le caratteristiche peculiari della crisi socio-politica in Italia, mettendo in risalto le interpellanze che ne derivano anche alla Chiesa, per i compiti specifici che le competono.
Mons. Giuliano Agresti, Arcivescovo di Lucca, ha proposto un esame puntuale del rapporto «fede-cultura», offrendo criteri di valutazione e ipotesi per una più organica pastorale della cultura.
Il Cardinale Antonio Poma, Arcivescovo di Bologna, ha richiamato i compiti prioritari di una pastorale di comunione, di una pastorale di collaborazione, di una pastorale di attualità, di una pastorale intesa anche come forza morale e sociale.
UnŽampia discussione in sessione generale ha consentito quindi al Consiglio di focalizzare la complessa materia attorno a quattro aree di riflessione, che sono state successivamente approfondite in altrettanti gruppi di studio.
Il primo gruppo ha sviluppato il tema: «comunità ecclesiale e comunità socio-politica, con particolare riferimento allŽimpegno dei laici».
Il secondo ha preso in esame gli «impegni prioritari di carattere più strettamente ecclesiale»: il primato della vita spirituale, lŽevangelizzazione missionaria, la promozione del laicato, la vocazione e la missione della famiglia cristiana, la formazione dei giovani, i riflessi per lŽimpegno collegiale dei Vescovi.
Il terzo gruppo ha studiato il rapporto «evangelizzazione e cultura», toccando i temi dellŽidentità dei cristiani presenti nella realtà contemporanea, il problema dei lontani, della necessaria mediazione culturale, della scuola e dellŽuniversità, dei mezzi della comunicazione sociale.
Il quarto gruppo, infine, ha approfondito gli «orientamenti del progetto pastorale della Chiesa italiana per gli anni Ž80», con particolare riguardo non solo alle scelte già fatte e ora confermate in modo permanente, ma alle nuove istanze poste dalla costante e vorticosa trasformazione della realtà sociale.
Le relazioni dei gruppi di studio sono state ascoltate e discusse in sessione generale, nel pomeriggio del 18 marzo.
Il Consiglio ha concluso i lavori con alcune intese operative che consentiranno di riprendere ora le diverse tematiche prima in sede di Conferenze Episcopali Regionali e, successivamente, nel corso della XVIII Assemblea Generale dei Vescovi italiani, convocata a Roma dal 18 al 22 maggio prossimo.
Per la definizione del programma dellŽAssemblea, il Consiglio Permanente ha tenuto poi una seconda sessione di lavoro, cui hanno partecipato, nella mattina di giovedì 19 marzo, i 28 membri di diritto. Nel corso della riunione è stata presa in considerazione la bozza provvisoria di un documento pastorale sul tema «comunione e comunità», che lŽAssemblea sarà chiamata ad elaborare. Sono inoltre state date informazioni sullŽimminente pubblicazione del catechismo degli adulti e sulle prospettive per la sua accoglienza nelle comunità cristiane.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE