Si pubblica, per documentazione e per utile informazione, la seguente lettera n. 15842/83, inviata al Cardinale Presidente della C.E.I. dalla Nunziatura Apostolica in Italia.
NUNZIATURA APOSTOLICA IN ITALIA - ROMA, 29 GIUGNO 1983
Eminenza Reverendissima,
Pregato dalllEm.mo Cardinale Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, ho l´onore di comunicare all’Eminenza Vostra Reverendissima che il menzionato Supremo Tribunale ha sottoposto alla considerazione del Santo Padre la questione dottrinale circa la necessità o meno dell´autorizzazione del Sommo Pontefice per iniziare o proseguire una causa di nullità matrimoniale dopo la dispensa da matrimonio rato e non consumato.
Con lettera del 1° giugno 1983, prot. n. 99.510, l´Em.mo Cardinale Segretario di Stato ha comunicato alla Segnatura Apostolica che il Santo Padre «ha ritenuto che le parti possano considerarsi libere di iniziare o proseguire una causa di nullità presso i tribunali competenti, senza autorizzazione pontificia, anche dopo aver ottenuto dispensa da matrimonio rato e non consumato».
Sarei lieto e riconoscente se l´Eminenza Vostra, in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, avesse la bontà di far conoscere quanto sopra è stato scritto ai Vicari giudiziali dei Tribunali Ecclesiastici d´Italia.
Grato per la preziosa collaborazione, profitto dell´occasione per rinnovare i sensi del più profondo ossequio, con cui mi pregio confermarmi