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Giornata per l'Universitą Cattolica del Sacro Cuore - 6.5.1984


MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA DELLA C.E.I.
 
 
Il 6 maggio prossimo, seconda domenica di Pasqua, la comunità ecclesiale italiana è invitata a celebrare una giornata di preghiera, di attenzione e di concreta solidarietà per l´università Cattolica del Sacro Cuore.
Fu sin dagli inizi una giornata popolare: l´università Cattolica del Sacro Cuore fondò infatti la sua esistenza e le sue prospettive di qualificato servizio alla Chiesa e al Paese sulla simpatia e sulla collaborazione fattiva di tanta gente anche povera, del clero, degli Istituti religiosi e secolari, dell´Azione Cattolica e di altre Associazioni e Movimenti cristiani.
E´, ora, una giornata da riscoprire, per ricercare tra i cattolici italiani e la loro Università quel legame affettivo, culturale e religioso che fu il segreto della sua origine, ed è il sostegno delle sue migliori stagioni come del suo impegno in questi anni non facili di necessario rinnovamento.
All´Università Cattolica del Sacro Cuore deve essere assicurata la corresponsabilità di tutta la Chiesa italiana. E´ un segnale di comunione che va dato con nuova concretezza, anche perché l´intero Paese,
travagliato da una delicata crisi di valori e di cultura, colga da questa nostra corresponsabilità una ragione di speranza.
La giornata ha quest´anno, come tema, « L´umana ricerca in luce di fede ». E´ così espressa una delle essenziali finalità che guidano e sorreggono l´impegno dell´università Cattolica.
Vogliamo appena sottolineare la particolare importanza e il significato del tema proposto, proprio in rapporto alle esigenze e alle tensioni culturali del nostro tempo.
Riaffermare la validità ed il rigore dell´umana ricerca, rivendicare il valore e insieme accettare i limiti della ragione nel suo ordine, far riemergere prepotente il problema del « senso » da dare all´esistenza, aprire alla comprensione della diversa e superiore « luce della fede », costituisce un servizio di fondamentale importanza per l´uomo e per la società di oggi.
Troppo spesso, infatti, nella mentalità dell´uomo d´oggi s´insinua la convinzione che la ricerca umana è incompatibile con la rivelazione, la scienza e la ragione sono incompatibili con la fede. Una simile frattura tra il Vangelo e la cultura è il dramma anche della nostra epoca, come diceva Paolo VI (cfr. EN, n. 20).
In realtà le cose non stanno così: « Nulla di genuinamente umano è chiuso al cristianesimo, nulla di autenticamente cristiano è lesivo dell´umano ». Anzi: « Nel messaggio cristiano trova arricchimento, sviluppo, pieno chiarimento la genuina sapienza umana » (GIOVANNI PAOLO II, Discorso alla Comunità Universitaria del Sacro Cuore, 22.5.1983).
« Umana ricerca in luce di fede »: non si tratta di un compito né semplice né facile e tanto meno di breve respiro: si tratta piuttosto di un compito lungo, faticoso, diuturno, non alieno da smarrimenti e da cadute di tensione. Ma è un compito prezioso e necessario. E´ la ricerca faticosa della verità nel cuore delle cose. E´ lo sforzo continuo e doveroso per tradurre la Parola definitiva di Dio nelle labili parole degli uomini. E´ porsi accanto agli uomini di oggi - come il Pellegrino del Vangelo di questa domenica, accanto ai due discepoli di Emmaus - per aiutarli a interpretare i segni e gli avvenimenti del loro tempo.
Chiediamo all´Università Cattolica di perseverare, cm sempre maggiore impegno culturale, nella linea di una « ricerca umana in luce di fede ».
Chiediamo per l´università Cattolica attenzione, stima, simpatia, preghiera, aiuto. Desideriamo sostenerne l´autorità, il prestigio, la libertà, la dignità, l´identità cristiana.
Roma, 13 aprile 1984.

PRESIDENZA DELLA CEI