Si pubblica, in questo numero del Notiziario, la Lettera con la quale il Santo Padre consegna ai Vescovi della Chiesa lŽ« Atto di affidamento alla Madonna », pronunziato a Fatima il 13 maggio 1982, invitando a ripeterlo con Lui nella solennità dellŽAnnunciazione il 24 oppure il 25 marzo 1984, secondo le indicazioni della stessa Lettera del Papa.
Cari Fratelli nel ministero episcopale,
Il 25 marzo 1983 abbiamo iniziato il Giubileo straordinario della Redenzione.
Vi ringrazio ancora una volta per esservi uniti a me nellŽinaugurare, in quello stesso giorno, lŽAnno della Redenzione nelle vostre Diocesi. La solennità dellŽAnnunciazione, che ricorda nel corso dellŽanno liturgico lŽinizio dellŽopera della Redenzione nella storia dellŽumanità, è apparsa particolarmente adatta per tale inaugurazione.
Questo inizio è collegato con lŽAvvento; e tutto lŽattuale Anno della Redenzione ha in un certo senso il carattere di avvento, dato che si avvicina lŽanno duemila dalla nascita di Cristo. Viviamo questa attesa del compiersi del secondo millennio dellŽera cristiana, condividendo le esperienze difficili e dolorose dei popoli, anzi dellŽumanità intera nel mondo contemporaneo.
Da queste esperienze nasce un bisogno particolare, in un certo senso un imperativo interiore, di richiamarci con rinnovata intensità di fede proprio alla Redenzione di Cristo, alla sua inesauribile potenza salvifica. EŽ stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo... affidando a noi la parola della riconciliazione » (2 Cor 5, 19). Il Sinodo dei Vescovi, svoltosi nello scorso mese di ottobre, ha richiamato la nostra attenzione nella stessa direzione.
Nel presente giorno, solennità dellŽImmacolata Concezione, la Chiesa medita la potenza salvifica della Redenzione di Cristo nel concepimento della Donna, destinata ad essere la Madre del Redentore. VŽè in questo un ulteriore stimolo perché, nel contesto del Giubileo, dinanzi alle minacce per lŽumanità contemporanea che hanno le loro radici nel peccato, si faccia un più intenso appello alla potenza della Redenzione. Se la via al superamento del peccato passa attraverso la conversione allora lŽinizio di questa via come anche il successivo suo percorso non possono essere che nella professione dellŽinfinita potenza salvifica della Redenzione.
Cari Fratelli miei!
Nel contesto dellŽAnno Santo della Redenzione, desidero professare questa potenza insieme con Voi e con la Chiesa intera. Desidero professarla mediante lŽImmacolato Cuore della Genitrice di Dio, che in misura particolarissima ha sperimentato questa potenza salvifica. Le parole dellŽAtto di consacrazione e di affidamento, che allego, corrispondono, con piccoli cambiamenti, a quelle che pronunciai a Fatima il giorno 13 maggio 1982. Non posso sottrarmi alla convinzione che il ripetere questo Atto nel corso dellŽAnno Giubilare della Redenzione corrisponda alle aspettative di molti cuori umani, desiderosi di rinnovare alla Vergine Maria la testimonianza della loro devozione e di confidarle le afflizioni per i molteplici mali del presente, i timori per le minacce che incombono sullŽavvenire, le preoccupazioni per la pace e la giustizia nelle singole nazioni e nel mondo intero.
La data più conveniente per questa comune testimonianza sembra essere la solennità dellŽAnnunciazione del Signore nel corso della Quaresima del 1984. Sarò grato se in tale giorno (il 24 marzo, a cui è anticipata liturgicamente la solennità mariana, oppure il 25 marzo, terza domenica di Quaresima), vorrete rinnovare questo Atto insieme con me, scegliendo il modo che ognuno di Voi riterrà più adatto.
In caritate fraterna
JOANNES PAULUS PP. II
Vaticano, 8 dicembre 1983.