La Pontificia Commissione “Justitia et Pax”, con lettera n. 717/86 del 25 giugno 1986, ha trasmesso il seguente comunicato stampa relativo al tema della XX Giornata Mondiale della Pace.
Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha scelto come argomento, per la XX Giornata Mondiale della Pace, i temi dello sviluppo e della solidarietà, che saranno espressi con lo slogan:
SVILUPPO E SOLIDARIETA’: CHIAVI DELLA PACE
1. - A vent´anni dalla pubblicazione dell´enciclica di Paolo VI Populorum Progressio (PP), la questione dello sviluppo resta, per il mondo intero, una partita da giocare che reclama di essere presa in considerazione, ancora una volta, specie nella prospettiva di un suo apporto positivo alla causa della pace. La preoccupazione per lo sviluppo integrale della persona umana, allo stesso tempo che la questione dello sviluppo di tutte le nazioni e società a livello economico, culturale e spirituale, come esposte da Paolo VI (cfr. PP, nn. 15-16), devono essere viste alla luce degli eventi ulteriori, degli ulteriori successi ed insuccessi che continuano ad invitarci a svolgere fattivamente il nostro ruolo nella promozione del bene della persona e della società in cui viviamo. Precedenti Messaggi per la Giornata Mondiale della Pace (1972, 1984, 1985) hanno affrontato questo soggetto in altri contesti. Ci sono, oggi, nuovi problemi e sfide, nuovi mezzi e tecnologie e mutate condizioni che devono essere presi in considerazione quando si parla di sviluppo. Guardando allo sviluppo in questo contesto, lo si può considerare come una delle chiavi della pace.
2. - I tentativi per raggiungere lo sviluppo integrale delle persone e delle società possono avere successo solo nella misura in cui sono portati avanti in solidarietà. La stessa enciclica richiamava l´attenzione su questo punto: « lo sviluppo integrale dell´uomo non può aver luogo senza lo sviluppo solidale dell´umanità » (PP, n. 43; cfr. nn. 44-48). Numerosi sono i settori in cui lo sviluppo e la solidarietà possono contribuire alla causa della pace: l´irrisolta questione dei rifugiati, la cooperazione internazionale in relazione al debito con l´estero; le cause profonde del terrorismo; lo sfruttamento economico, sociale e politico, di cui è vittima il debole. Tutto ciò impegna allo sviluppo dei popoli nello spirito della solidarietà sociale. Benché questo principio, centrale nell´insegnamento sociale cattolico, sia stato chiamato in causa in molte circostanze e per la soluzione di molti problemi, la sua applicazione specifica all´aspirazione alla pace mondiale, tipica dei nostri giorni, è stata sviluppata per la prima volta nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest´anno, quando il Pontefice ha parlato dell´importanza della solidarietà sociale (cfr. Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1986, nn. 4 e 5). Così, la solidarietà si presenta come un´altra chiave della pace.
3. - Approfondendo ulteriormente il tema del Messaggio del 1986, che aveva messo in luce la necessità di collegare le questioni Nord-Sud con quelle delle relazioni Est-Ovest come via verso una vera pace fondata sulla giustizia per tutti, il messaggio del 1987 si propone di precisare la nozione di sviluppo negli anni 80 e gli elementi che favoriscono la solidarietà nel mondo di oggi, considerati come chiavi a disposizione di tutti i popoli di buona volontà che cercano di aprire, ai nostri giorni, vie che portino ad una pace migliore.
4. - Per questi motivi il Santo Padre ha deciso di dedicare il suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1987 al tema: Sviluppo e solidarietà: chiavi della pace.