Messaggio della XXVI Assemblea Generale: l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche
Roma, 1° marzo 1986
1. - Riuniti in Assemblea straordinaria, abbiamo mosso come Vescovi i primi passi per definire il volto nuovo dellŽinsegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica. Nello spirito e nella lettera dellŽAccordo concordatario del 18 febbraio 1984 e dellŽintesa del 14 dicembre 1985 tra la C.E.I. e lŽAutorità scolastica, intendiamo per parte nostra collaborare perché lŽinsegnamento della religione cattolica sia un servizio alla promozione dellŽuomo e al bene del Paese.
Abbiamo iniziato questo cammino da tempo, perché tutti, credenti e no, possano riflettere seriamente sulla realtà e sullŽesperienza religiosa, sul ruolo decisivo dei valori cattolici nella nostra tradizione e nella vita delle nostre popolazioni.
Continueremo su questa strada, attenti ai contributi di tutti e senza attardarci in polemiche inutili, che pure seguiamo con compostezza e riserbo, come fa tanta gente che ama seriamente la scuola.
Ora ci rivolgiamo a tutti: ai più giovani, alle famiglie e a chi lavora nella scuola. Vorremmo far comprendere con quale senso di responsabilità e di rispetto per ogni competenza e per le persone interessate noi, Vescovi, intendiamo muoverci.
Nostro impegno, come ci ha detto il Santo Padre, è quello che alle nuove generazioni non sia preclusa la possibilità di avvicinare anche nelle sedi qualificate della scuola, « con mente serena e con animo libero, il messaggio di Cristo, tanto presente nella vita e nella storia dellŽItalia » (Discorso allŽAssemblea Generale dei Vescovi italiani, 26 febbraio 1986).