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Giornata Nazionale del Ringraziamento


MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
 
Celebreremo domenica 8 novembre la XXXVII Giornata nazionale del Ringraziamento. E´ una giornata dedicata alla preghiera pubblica e comunitaria, nel riconoscimento dei doni e dei benefici ricevuti dalla
Provvidenza divina.
1. - Il carattere religioso ed ecclesiale della celebrazione deve stimolare le comunità cristiane ad esprimere sempre nuova sensibilità per i contenuti e gli impegni sociali che la « Giornata » propone.
Il primo e più importante impegno è quello della responsabilità verso i beni del creato, di cui gli uomini sono amministratori, non padroni; che mediante il lavoro devono far fruttificare e sviluppare, a beneficio dell´intera umanità. Solo, infatti, una visione planetaria delle risorse e dei bisogni - ha affermato il Santo Padre (6-8-1987) - può permettere oggi di affrontare, in termini creativamente nuovi, i divari fra Nord e Sud, tra Est ed Ovest.
Quegli squilibri cioè, che, anche in Italia, costituiscono una sfida storica e una interpellanza sempre attuale per la coscienza dei cristiani.
2. - La proclamazione, da parte del Consiglio d´Europa, del 1988 come anno del mondo rurale e dell´ambiente, è motivo di ulteriore riflessione sul rapporto dell´uomo con l´agricoltura e con il territorio.
L´agricoltura infatti non è solo un´attività produttiva e un settore economico, ma un universo: di risorse, di cultura, di tradizioni.
Se gli operatori agricoli sono sollecitati a rinnovare i metodi e le tecniche del loro lavoro, per offrire prodotti di qualità, tutti devono ripensare e adeguare i loro comportamenti, al fine di conservare e restituire integro al lavoro e alla vita umana l´ecosistema.
Sarà perciò apprezzabile e degna di essere valorizzata ogni iniziativa scientifica, politica e tecnica, che prevenga ed elimini i pericoli di tossicità ed inquinamento dalle attività produttive, agricole, commerciali, industriali.
3. - Il recente cataclisma che ha devastato la Valtellina, alle cui popolazioni rinnoviamo la nostra solidarietà, deve costituire un ammonimento per tutti.
Le violenze alla natura, il selvaggio sfruttamento delle risorse, gli abusi edilizi sul territorio possono essere causa di degrado geologico, economico ed ecologico. Oltre la rottura irreparabile dell´equilibrio naturale, tali fenomeni di diffusa anarchia provocano danni incalcolabili alla vita delle piante, degli animali e degli uomini.
Nella Giornata del Ringraziamento è quanto mai opportuno richiamare il dovere sociale e solidale di difendere ed accrescere il patrimonio che ci è stato trasmesso: la terra con le sue risorse, il suolo coltivato e fecondo, la ricchezza dei boschi, la purezza dell´acqua, dell´aria e del paesaggio.
Sarà sempre decisiva al riguardo, la presenza vigile ed operosa dell´uomo, « affinché la terra produca frutto e diventi una dimora degna dell´universale famiglia umana » (Giovanni Paolo II, 12-7-1987).
La preghiera, l´Eucarestia, la carità, la festa comunitaria della Giornata del Ringraziamento saranno espressione di tali impegni.
La gratitudine infatti si manifesta in attitudine di generosità a ricambiare il dono: « dare con tutto il cuore a Dio se stesse ogni altra cosa. E´ come una restituzione, perché tutto ha in Lui il suo inizio e la sua fonte » (Giovanni Paolo II, 29-7-1987).
 
Roma, 6 novembre 1987
 
LA COMMISSIONE EPISCOPALE
PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO

COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, LA GIUSTIZIA E LA PACE