MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA DELLA C.E.I.
La « Giornata per l´università Cattolica » che si celebrerà il 3 maggio p.v., terza domenica di Pasqua, avrà quest´anno come tema di riflessione l´esperienza religiosa nei suoi rapporti con la cultura.
Non si tratta, come potrebbe sembrare a prima vista, di un tema astratto, riservato a pochi esperti.
L´esperienza religiosa a cui ci si riferisce è l´esperienza fondamentale di ogni uomo di fronte al mistero dell´universo, della vita e della morte; è il bisogno di significato da dare alla propria esistenza limitata e alla precarietà delle proprie esperienze; è il bisogno di assoluto e di salvezza che travaglia il cuore di ogni uomo.
Intesa in questo senso più vero e profondo, l´esperienza religiosa è propria di ogni uomo, anche se solo nei credenti giunge a più compiuta espressione.
Può sembrare che il nostro tempo, così largamente segnato dalle istanze del secolarismo e dell´ateismo, abbia quasi spento l´affiorare spontaneo dell´esperienza religiosa. In realtà non è così: anche l´uomo di oggi, l´uomo della strada come lo scienziato e l´uomo di cultura, non ha cessato di porsi le domande dell´uomo di sempre. Forse, sono cambiati i modi e le forme.
La cultura contemporanea per molti aspetti non aiuta a dare un volto ed un nome ben definito al bisogno di senso ed alle istanze religiose presenti, spesso in maniera inconsapevole, nell´animo della gente. Gli orientamenti di pensiero e gli stili di vita che tendono a ridurre l´uomo ai soli dati biologici e interessi materiali si mostrano assolutamente insufficienti a far luce su questi ineludibili interrogativi umani.
E tuttavia la domanda resta, anzi si fa tanto più forte e insistente quanto più trova ostacoli a farsi strada.
Ecco: fa parte della missione dell’Università Cattolica il dare voce ed espressione culturale a questa esperienza originaria dell´uomo, il coniugarla con tutte le altre istanze - spirituali, scientifiche, etiche e sociali - in una prospettiva che sappia esprimere l´integralità della persona umana e la sua altissima dignità.
In un mondo che rischia di inaridirsi in un tecnicismo fine a se stesso e che è insidiato dalla schiavitù del denaro, del successo e del potere, tenere alta la fede nei valori di spiritualità, di eticità, di apertura a Dio, è indubbiamente uno dei più preziosi servizi che si possano rendere all´uomo.
I Vescovi italiani credono nella missione dell´università Cattolica del Sacro Cuore, hanno stima della sua funzione culturale e fiducia nella sua capacità di testimonianza cristiana. Sono consapevoli che il servizio culturale dell’Università Cattolica si iscrive, come uno strumento prezioso e non rinunciabile, all´interno della missione stessa della Chiesa che è in Italia, costantemente tesa ad esprimere la verità di Cristo in dialogo cordiale con gli uomini del nostro tempo.
Per questo i Vescovi presentano volentieri alle loro diocesi i problemi complessi - sia sul piano culturale sia sul piano amministrativo - dell´università Cattolica, sapendo di poter chiedere per essa ai cattolici italiani e a tutte le persone interessate ai valori dello spirito stima, fiducia, comprensione ed amicizia. E con la fiducia il sostegno della preghiera ed anche il generoso aiuto economico.
La priorità che la Chiesa italiana assegna all´evangelizzazione implica un impegno primario per la creazione di una cultura qualificata in senso cristiano, che è la finalità per la quale è stata voluta, vive e opera l´università Cattolica del Sacro Cuore.
Roma, 26 aprile 1987