MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA DELLA C.E.I.
1. Presentando ai fedeli delle loro comunità la Giornata per lŽuniversità Cattolica del S. Cuore, i Vescovi italiani intendono portare ancora una volta lŽattenzione di tutti sul significato di questa gloriosa istituzione dei cattolici italiani e sul suo grande ruolo di servizio allŽeducazione e alla cultura.
Se è molto quello che lŽuniversità Cattolica ha ricevuto, è ancor più prezioso ciò che essa ha donato allŽintera Chiesa e alla società nei decenni della sua esistenza. Così essa, con le sue diverse e molteplici istituzioni, si è progressivamente radicata nel tessuto culturale ed ecclesiale del nostro Paese attraverso un servizio costante, attuato non solo nelle strutture universitarie ma anche con lŽavvio di Centri di Cultura in diverse città italiane.
Si esprime anche così quella che appare sin dallŽinizio la vocazione popolare dellŽuniversità Cattolica. Il nostro popolo ha mostrato di sentire senza incertezze il valore dellŽiniziativa, rispondendo con generosità, anche sotto il profilo economico, agli appelli dei Pontefici e dei Vescovi.
2. LŽUniversità Cattolica appartiene dunque alla Chiesa. Il Papa Giovanni Paolo II lŽha chiamata "gemma autentica della Scuola Cattolica in Italia" (ai Vescovi lombardi, 15-1-1982).
Nello stesso tempo lŽuniversità Cattolica del Sacro Cuore è, in un certo senso, il dono fatto dalla Chiesa italiana al nostro Paese. Sul versante dello sviluppo sociale e culturale lŽuniversità Cattolica ha un compito che vogliamo ancora una volta ricordare. Come scrivevamo nel 1983, "Dal suo ininterrotto e crescente impegno di rigore scientifico e di partecipazione alla vicenda umana, è legittimo attendersi un ricco apporto di prospettive culturali, elaborate alla luce di una razionalità illuminata dalla fede e fermentatrice di nuovi progetti per lŽuomo e per la società" (Commissione Episcopale per lŽEducazione Cattolica, La scuola cattolica, oggi, in Italia, n. 57).
3. Proprio a questo compito risponde il tema della Giornata di questŽanno 1988: "Vita, lavoro, comunicazione: le sfide etiche del progresso scientifico", che si collega strutturalmente al Magistero del Santo Padre, ed in particolare alla recente Enciclica Sollicitudo rei socialis. In essa si parla espressamente della "urgente necessità di un cambiamento degli atteggiamenti spirituali che definiscono i rapporti di ogni uomo con se stesso, col prossimo, con le comunità umane ..." (n. 38). Il Papa ci chiede di prendere atto di quello che in molti uomini di oggi è già presente, magari in maniera inconscia, e che si manifesta come "una nuova preoccupazione morale soprattutto in ordine ai grandi problemi umani" (ibid., n. 26).
Nel tema proposto trova eco anche quanto la Chiesa italiana va perseguendo nella propria azione quotidiana e con alcuni suoi recenti o prossimi momenti di qualificata riflessione: ricondurre i problemi dello sviluppo tecnico e, più complessivamente, sociale alla loro valenza etica.
4. LŽUniversità Cattolica, costantemente guidata da uomini fedeli alla Chiesa, ha raccolto significativi consensi anche al di là del mondo ecclesiale, per lo stile e i risultati della sua attività di ricerca, di elaborazione e divulgazione culturale, guadagnandosi un posto di grande rilievo nel panorama delle Università e della cultura del nostro Paese.
In un momento complesso e drammatico come quello che stiamo vivendo, segnato dal pericolo di uno smarrimento nelle idee e nei comportamenti individuali e collettivi e dal rischio della perdita di un patrimonio inestimabile di valori e tradizioni, e nello stesso tempo aperto a nuove e grandi possibilità di sviluppo umano e sociale, è sempre più evidente lŽimportanza decisiva di qualificati luoghi di ricerca e di lucida consapevolezza della situazione; luoghi in cui si ritrovi e si insegni il gusto della riflessione e dellŽesercizio critico dellŽintelligenza, ma nei quali anche si assumano i problemi attuali dellŽumanità con vero spirito di servizio, in una chiara prospettiva di fede. Questo vuole essere lŽuniversità Cattolica, nella quale non ci si fa carico solamente delle domande degli uomini di oggi, ma si assumono anche le responsabilità e il rischio di risposte cristiane e perciò autenticamente umane.
5. Il nostro augurio e la nostra preghiera per lŽuniversità del Sacro Cuore sono quelli di continuare a camminare, con crescente fedeltà e creatività, sulla via della ricerca del vero e della promozione dellŽautentico bene dellŽuomo, a favore della comunità ecclesiale e civile.
A coloro che, con diversi ruoli, in essa lavorano, vogliamo esprimere la nostra riconoscenza e il più cordiale incoraggiamento a ben proseguire. Con la convinzione che ci viene dalla nostra comune fede nel Signore risorto e dallŽesperienza della vicenda storica del nostro Paese, confermiamo la forza dei motivi che giustificano lŽimpegno di tutta la Chiesa italiana per lŽuniversità Cattolica del Sacro Cuore nonostante difficoltà e ostacoli. A questo rinnovato, generoso impegno chiamiamo tutti i cristiani dŽItalia.
Roma, 10 aprile 1988