1. - Rivolgendo il nostro pensiero a voi, catechiste e catechisti della Chiesa in Italia da questo luogo dove, con scelta significativa, si celebrerà il Congresso Eucaristico Nazionale, rendiamo grazie a Dio "a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del Vangelo" (Fil 1, 5). E interpretando il sentimento profondo e cordiale di tutti i Vescovi d´Italia vi esprimiamo la nostra affettuosa gratitudine e l´augurio carico di speranza, alla vigilia del Convegno Nazionale del 23-25 aprile 1988.
Come Chiesa che vive sempre più in comunione ecclesiale abbiamo imparato a convenire con crescente spirito di corresponsabilità. Ma questo vostro Convegno ha una sua singolare rilevanza nel cammino post conciliare della nostra Chiesa: è il convenire di quanti, nelle parrocchie – anche la più piccola - e nelle articolazioni ecclesiali - le più varie - sono a servizio della Parola di Dio, per chiamare alla fede, là dove la gente vive.
Il "mandato" che deriva dal vostro Battesimo vi associa in modo specifico al compito primario dei Pastori di evangelizzazione e di insegnamento, è grazia e impegno di comunione più intensa con la fede e il Magistero della Chiesa e di servizio più generoso e costante verso tutti i fratelli.
2. - Per riaffermare e far crescere la vostra presenza e il vostro impegno nella Chiesa ecco il Convegno.
- Esso è un "avvenimento" anzitutto di lode a Dio grande e misericordioso, che nel Signore Gesù non manca mai di illuminare, ammonire, confortare. Reso più solenne dalla presenza dei Vescovi e dall´incontro con il Papa, sospinge i catechisti a rafforzare la comunione ecclesiale che unisce nella verità e nella carità, doni dello Spirito.
- È un "incontrarsi" per ricercare e promuovere itinerari di formazione adeguati al servizio catechistico che senza di essi non può essere garantito: itinerari di fede, di maturazione umana e ministeriale, in grado di qualificare il catechista come testimone, insegnante, educatore. Solo chi ha "visto" e toccato con mano il Mistero della Vita può comunicarlo in modo significativo e vero.
- È un "trovarsi insieme" per rendersi più e meglio consapevoli del dono di essere "inviati" da una chiesa missionaria, a gente anche indifferente e lontana, ma pur tanto bisognosa di verità e di bontà; spinti dall´amore, ci sentiremo disposti a incontrare questa gente soprattutto dove è più in difficoltà, con uno slancio apostolico che si misura sul fervore dei santi.
- È un "convenire" per riscoprire insieme la gioia di annunciare il Vangelo, la "buona notizia" carica di speranza, che invita alla celebrazione e alla festa, in sintonia con il clima liturgico della Pasqua che segna i momenti più significativi di questo Convegno.
Se lo vivrete così il Convegno susciterà rinfrancate energie e impegni generosi per un "nuovo slancio di evangelizzazione" sollecitato ripetutamente dal Santo Padre e dall´Episcopato Italiano.
Dovrà essere questo un impegno corale: facciamo appello perciò alla partecipazione e alla collaborazione di tutti, religiosi e laici, particolarmente dei sacerdoti, che, quali educatori nella fede, con i catechisti direttamente operano e dei catechisti sono insostituibili formatori.
3. - Due momenti in particolare segneranno la conclusione del Convegno e coinvolgeranno tutti i catechisti.
La riconsegna de "Il rinnovamento della catechesi", il testo che ha guidato il cammino catechistico della Chiesa in Italia, nello spirito del Vaticano Secondo.
Il Documento di Base, riconfermato nella sua validità e attualità, viene posto innanzitutto nelle vostre mani, perchè a partire da esso, con rinnovato impulso missionario prosegua, a tutti i livelli, l´itinerario formativo per la vita cristiana.
L´incontro con il Santo Padre: catechiste e catechisti, testimoni ed educatori del popolo di Dio, insieme ai Pastori, accolgono la parola di Colui che per volontà di Cristo, ha il compito di "confermare nella fede i suoi fratelli" (cfr. Lc 22,32).
4. - La Vergine Maria in questo anno mariano illumini della sua luce questo Convegno.
Nel suo pellegrinaggio di fede e nel compimento della sua missione Essa è per voi catechiste e catechisti segno di sicura speranza, per portare a frutto il dono e compito della vostra missione.
Guardando a Maria, imparerete a stupirvi, ogni giorno, delle grandi cose che Dio fa, nel suo amore verso gli uomini, anche attraverso il vostro servizio. Saprete con letizia dire "grazie" per il privilegio della chiamata a essere catechisti.
Vorrete imitare Lei che è stata "la prima evangelizzata e la prima evangelizzatrice", Lei che ha accolto con fede la buona notizia di salvezza e con sollecitudine l´ha trasformata in annuncio, in canto, in profezia.
Alla sua protezione materna intendiamo affidare il Convegno e i suoi lavori, perchè siano per voi e per tutta la Chiesa italiana momento di incondizionata disponibilità all´azione dello Spirito Santo, nella cui potenza soltanto siamo in grado di adempiere la missione ricevuta dal Signore Risorto: Andate e ammaestrate tutte le genti.
Vi benediciamo con affetto
Reggio Calabria, 16 marzo 1988
I VOSTRI VESCOVI