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Statuto del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa (CCEE)
Il 10 gennaio 1977 il Santo Padre Paolo VI, nell’udienza concessa all´allora Prefetto della Congregazione per i Vescovi, Card. Sebastiano Baggio, ha approvato ufficialmente la costituzione e gli Statuti del Consiglio delle Conferenze Episcopali d´Europa (Cf. Notiziario C.E.I. n. 3, 28 marzo 1977, pag. 44). Il Consiglio era stato fondato nel marzo 1971 - con Statuti "ad experimentum" - in attuazione della riflessione conciliare intorno alla collegialità e alla collaborazione tra Vescovi; ma già fin dal novembre del 1965, durante l’ultima sessione conciliare, si erano incontrati i Presidenti delle 13 Conferenze Episcopali di allora, per discutere sulle possibilità di una effettiva collaborazione. Successivamente - sempre come frutto dello spirito del Concilio Vaticano II - sono stati tenuti i primi Simposi, per un approfondimento dei temi più urgenti richiesti dal momento storico, quali "Le strutture diocesane post-conciliari" (1967) e “Il prete nel mondo e nella Chiesa oggi” (1969). Negli anni successivi sono stati tenuti altri sei Simposi, le cui relazioni sono state riportate di volta in volta nei Notiziari della C.E.I. Giovanni Paolo II, nell´udienza del 2 dicembre 1995, concessa al Cardinale Prefetto della Congregazione dei Vescovi, Card. Bernardin Gantin, ha approvato il seguente nuovo testo di Statuto del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi (non più episcopali) d´Europa. Le norme aggiornate rispondono alle nuove esigenze, sorte con il cambiamento dell´assetto geopolitico dell´Europa dopo la svolta del 1989, e hanno lo scopo di promuovere una più intensa collaborazione tra le Conferenze e con la Sede Apostolica.
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