COMUNICATO DEI LAVORI
1. Riuniti per la prima volta dopo la celebrazione del Convegno di Palermo, i Vescovi del Consiglio Episcopale Permanente hanno riflettuto a lungo su questo importante evento ecclesiale.
Il primo grato pensiero è andato al Santo Padre, che è stato presente per unŽintera giornata, ha portato le indicazioni illuminanti del suo Magistero, ha celebrato la solenne Eucaristia, momento centrale delle intense giornate palermitane.
Gli aspetti positivi del convegno più sottolineati dai Vescovi sono stati: lŽampio spazio dedicato alla preghiera, in cui è stato vissuto concretamente il primato della spiritualità; il clima di cordialità nei rapporti tra le persone; il ruolo importante svolto dai laici, particolarmente dalle donne; il coinvolgimento generoso della comunità cristiana di Palermo; la presenza attiva di numerosi teologi; il rilievo assunto dalla partecipazione dei cristiani non cattolici e da quella dei rappresentanti dellEbraismo e dellŽIslam; il dialogo libero, rispettoso e costruttivo nei lavori dei cinque ambiti, quasi unŽattuazione esemplare del discernimento comunitario; la ricchezza delle prospettive e delle proposte concrete che sono emerse.
Sono stati rilevati anche dei limiti: alcuni temi importanti non hanno avuto risalto come meritavano; il confronto tra i partecipanti ha risentito di una certa ristrettezza dei tempi dedicati alla discussione; il metodo per lŽapprovazione delle proposte è apparso non del tutto adeguato, anche perché veniva sperimentato per la prima volta. Limiti certo non trascurabili; ma non tali da incrinare lŽottima riuscita complessiva, per cui vengono particolarmente ringraziati il Comitato e la Giunta preparatoria e la Segreteria Generale della C.E.I. con i suoi vari uffici.
I Vescovi auspicano che lo spirito e i contenuti del Convegno di Palermo entrino nella pastorale ordinaria di tutte le comunità ecclesiali.
Il documento, che raccoglierà le principali indicazioni emerse, verrà approvato nellŽAssemblea di maggio. Esso integrerà tali indicazioni nel cammino di preparazione al grande Giubileo del 2000, in modo da concentrare lŽattenzione su alcuni impegni comuni veramente significativi.
È comunque da proseguire fin dŽora nelle parrocchie e nelle diverse aggregazioni di fedeli la riflessione su Palermo, specialmente sui quattro obiettivi generali: formazione, comunione, missione e spiritualità.
Il documento "Dopo Palermo" sarà un preludio del "progetto culturale orientato in senso cristiano", che verrà successivamente messo a punto nellŽAssemblea straordinaria di novembre. Tale progetto non consisterà in una sintesi dottrinale quanto piuttosto in un processo di elaborazione e diffusione di una mentalità cristiana nei vari ambiti della vita, un processo da attivare continuamente sia a livello di cultura alta sia a livello di cultura vissuta, coinvolgendo sia gli intellettuali sia gli operatori della pastorale ordinaria.
2. - Nello spirito del Convegno ecclesiale, che, come ha detto il Papa, ha voluto essere "un atto di amore per lŽItalia", allŽinizio dei lavori del Consiglio Permanente, i Vescovi hanno anche considerato lŽevoluzione della situazione del Paese, nel contesto internazionale, condividendo ed approfondendo i contenuti della prolusione con cui il Cardinale Presidente ha aperto i lavori.
Particolare attenzione è stata data allŽEuropa, non soltanto a motivo dellŽattuale responsabilità italiana alla guida dellŽunione, ma anche in vista degli importanti appuntamenti previsti dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, come il Simposio nel prossimo mese di ottobre su un tema di grande rilievo per il futuro cristiano dellŽEuropa "Religione come fatto privato e come realtà pubblica". E infatti nel quadro europeo che si giocano le grandi sfide culturali, economiche e sociali che sono davanti allŽItalia.
Proprio sulla strada della ricostruzione dellEuropa e di un suo nuovo dinamismo, si pone la recente visita di solidarietà che una delegazione della C.E.I. ha compiuto alla Chiesa e alla città di Sarajevo, in occasione della festa dellEpifania. È una solidarietà operosa e concreta che si estende anche alle regioni del sud del mondo, dove i missionari e i volontari italiani danno una testimonianza che giunge a volte fino al sacrificio della vita.
Quanto alla situazione interna del Paese, i Vescovi hanno sottolineato alcuni motivi di preoccupazione: il continuo e confuso variare delle prospettive politiche; la crisi occupazionale, con il rischio che si allarghino le distanze tra le diverse aree geografiche e categorie sociali; il fenomeno della denatalità in relazione allŽimmigrazione, al futuro del nostro popolo, ai problemi dellŽeconomia e della previdenza sociale.
Occorre dare al Paese nuova fiducia e nuovo slancio, valorizzando le grandi energie morali, culturali, sociali, economiche che esso possiede.
A riguardo appare evidente lŽimportanza di un impegno coerente e creativo in campo culturale, sociale e politico da parte dei cattolici italiani. Confermate le indicazioni già emerse al Convegno di Palermo, che la Chiesa non deve coinvolgersi con alcuna scelta di schieramento politico o di partito, e nemmeno esprimere preferenze per lŽuna o lŽaltra soluzione istituzionale o costituzionale, a patto che sia rispettosa dellŽautentica democrazia, i Vescovi hanno ribadito che ciò non implica una "diaspora culturale".
I cristiani impegnati in politica devono .riferirsi alla dottrina sociale della Chiesa e operare scelte coerenti con i contenuti di essa.
Sulla scia delle indicazioni emerse a Palermo, i Vescovi chiedono ai cattolici di educarsi ai principi ed ai metodi del discernimento non solo personale, ma anche comunitario, che consenta loro, anche se collocati in formazioni politiche diverse, di aiutarsi e di dialogare, in coerenza con i valori comuni professati. Oltre ad un dialogo diretto tra chi opera in politica, i Vescovi avvertono anche lŽimportanza di promuovere, a seconda delle circostanze e delle situazioni, spazi di riflessione comune, in cui chi opera in ambito politico e sociale possa alimentarsi alle sorgenti della spiritualità e del pensiero cristiano.
3.- Il Consiglio Permanente ha quindi provveduto a una serie di adempimenti. Tra questi:
- lŽapprovazione delle indicazioni procedurali per il lavoro delle Commissioni e degli Organismi C.E.I.;
- lŽaccoglienza della proposta di riorganizzazione dellŽAssistenza spirituale alla Polizia di Stato avanzata dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dellŽInterno nellŽautunno scorso;
- lŽapprovazione dello Statuto del Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali;
- lŽapprovazione dello Statuto del Comitato Nazionale per il Giubileo del 2000;
- lŽapprovazione dello Statuto dellŽAssociazione "Rinnovamento nello Spirito Santo".
4. - Nel corso dei lavori si sono svolte anche riunioni distinte dei Presidenti delle Conferenze Regionali e dei Presidenti delle Commissioni C.E.I. sui temi, rispettivamente, della vita domestica del clero e dellŽindividuazione di aree per la collaborazione fra le stesse Commissioni.
5. - Il Consiglio Episcopale Permanente, nel quadro degli adempimenti demandati dallo Statuto della C.E.I. - per quanto concerne elezioni di membri degli Organismi collegiali oppure nomine o conferme di sacerdoti incaricati per lŽassistenza o consulenza religiosa delle associazioni e movimenti - ha proceduto alle seguenti nomine:
- S.E. Mons. PIETRO MELONI, Vescovo di Nuoro, nominato Presidente del Comitato Scientifico-Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani;
- S.E. Mons. ANGELO SCOLA, Vescovo emerito di Grosseto, Rettore della Pontificia Università Lateranense, nominato Presidente del Comitato per gli Istituti di Scienze Religiose;
- Don ELVIO DAMOLI, della Congregazione Poveri Servi della Divina Provvidenza (Opera don Calabria), nominato Direttore della Caritas Italiana;
- Mons. LUIGINO TRIVERO, della diocesi di Vercelli, Sottosegretario della C.E.I., nominato rappresentante della C.E.I. presso il Centro Unitario per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese;
- Don GIUSEPPE GIULIANO, della diocesi di Nola, nominato Assistente Ecclesiastico Centrale dellAzione Cattolica Ragazzi (ACR);
- Don DOMENICO AMATO, della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, confermato Assistente Ecclesiastico Centrale del Movimento Studenti di Azione Cattolica;
- Don ANTONIO NAPOLIONI, della diocesi di Camerino-San Severino Marche, confermato Assistente Ecclesiastico Centrale dellŽAssociazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I.) per la Branca Lupetti-Coccinelle;
- Mons. FRANCESCO ROSSO, della diocesi di Iglesias, confermato Consulente Ecclesiastico del Centro Turistico Giovanile;
- Mons. CARLO ROCCHETTA, della diocesi di Prato, nominato Consigliere Ecclesiastico della Coldiretti;
- Mons. RINO OLIVOTTO, della diocesi di Treviso, nominato Consulente Ecclesiastico della Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto/Sacristi (FIUDAC/S) .
Roma, 30 gennaio 1996