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Disposizioni per qualificare l'edilizia di culto


Nel contesto del “progetto culturale" è particolarmente urgente e significativo un rinnovato impegno per qualificare lŽedilizia di culto. Le nuove chiese, infatti, rispondono davvero alle esigenze pastorali e liturgiche se vengono progettate e idealizzate con grande cura da persone veramente esperte.
Il ricorso a elevate competenze progettuali, artistiche ed esecutive è condizione necessaria per dare vita a chiese di grande qualità, che siano allŽaltezza sia delle aspettative ecclesiali, sia della grande tradizione artistica e culturale per la quale le diocesi italiane sono famose nel mondo.
A questo scopo, a conferma e integrazione delle disposizioni contenute nel Regolamento applicativo delle Norme per i finanziamenti della C.E.I. per la nuova edilizia di culto (cf. Notiziario C.E.I., n. 7 del 19 luglio 1995, pp. 252) il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione del 10-13 marzo 1997, ha approvato le seguenti disposizioni.
 
1. A LIVELLO LOCALE
 
a) Spetta alla diocesi, con il coinvolgimento dei parroci e delle parrocchie, decidere circa la valutazione della necessità di una nuova chiesa, la identificazione dellŽarea sulla quale costruire, la ricerca del progettista, lŽincarico al medesimo, lŽesame e valutazione del progetto, la gestione dellŽattuazione o il controllo di essa.
 
b) La diocesi faccia esaminare ed approvare i progetti delle nuove chiese a una qualificata Commissione per lŽarte sacra diocesana o interdiocesana sulla base della Nota pastorale della C.E.I. "La progettazione di nuove chiese".
I progetti di nuove chiese che non siano stati esaminati e approvati in prima istanza dalla Commissione diocesana per lŽarte sacra non saranno presi in considerazione dalla "Commissione per lŽedilizia di culto" della C.E.I. per lŽassegnazione dei contributi.
 
c) Si raccomanda vivamente che a livello diocesano, interdiocesano o regionale si promuovano iniziative per la formazione dei progettisti e degli artisti sulla base della Nota pastorale della C.E.I. "La progettazione di nuove chiese".
A tale scopo opportuni suggerimenti potranno essere forniti dai competenti Uffici C.E.I.
 
d) Per la scelta dei progetti, si consiglia vivamente che, dalle diocesi vengano indetti concorsi di idee, invitando un numero limitato di progettisti preselezionati (non meno di tre e non più di nove).
La C.E.I. collaborerà con le diocesi fornendo bandi di concorso tipo, suggerendo nominativi di progettisti e offrendo per ogni concorso regolarmente bandito un contributo di lire 10 milioni.
 
2. A LIVELLO NAZIONALE
 
a) La Commissione per lŽedilizia di culto abbia cura che nellŽistruttoria preliminare riguardante i progetti da esaminare, si offrano elementi di valutazione non solo tecnica e finanziaria, ma anche architettonica.
 
b) Ogni anno la C.E.I. finanzierà la realizzazione di tre nuovi complessi parrocchiali, compreso il relativo concorso, allo scopo di proporre alcune realizzazioni esemplari sia per quanto riguarda la progettazione, sia per quanto riguarda la cura e la completezza della realizzazione.
I progetti saranno elaborati in deroga ai parametri stabiliti dalla C.E.I. per la progettazione di nuove chiese.
La spesa per ciascun progetto pilota sarà conforme ai parametri stabiliti annualmente per lŽedilizia di culto. Per quanto riguarda la chiesa, il contributo verrà integrato con un ulteriore finanziamento al fine di realizzare anche i "luoghi liturgici" previsti dalla Nota pastorale della C.E.I. "La progettazione di nuove chiese", gli interventi artistici (vetrate, sculture e dipinti) e gli arredi. Rimane a carico della diocesi solo la quota di spesa che essa avrebbe comunque dovuto sostenere nel caso in cui fossero state adottate le tabelle parametriche della C.E.I.
I progetti pilota sono identificati dalla C.E.I. in una diocesi del nord, una del centro e una del sud Italia.
I progettisti e gli artisti invitati a partecipare ai concorsi per i progetti pilota sono selezionati dalla C.E.I., dŽintesa con le diocesi interessate.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE