L´UNIVERSITÀ CATTOLICA E IL "PROGETTO CULTURALE" DELLA CHIESA ITALIANA
Settantacinque anni fa nasceva l´università Cattolica del Sacro Cuore. Nasceva per mostrare a tutti che scienza e fede non si oppongono, ma la stessa passione per la fede induce all´impegno della ragione, alla disponibilità al dialogo e al confronto. Essa nasceva anche per rispondere all´esigenza di formare laici cattolici capaci di fermentare con l´ispirazione del Vangelo i mondi delle professioni e della vita sociale.
La vocazione originaria dell´università Cattolica riceve oggi un nuovo impulso e un più profondo e preciso significato nella prospettiva di quel "progetto culturale orientato in senso cristiano", in cui la Conferenza Episcopale Italiana ha individuato una linea guida per i cattolici italiani in questo tempo ormai prossimo al terzo millennio.
Il tema della Giornata, che viene celebrata il prossimo 13 aprile, si riallaccia a questa prospettiva, e su di essa intende richiamare l´attenzione non solo di tutte le componenti della comunità universitaria, ma più ampiamente dell´intera Chiesa italiana. Questa infatti riconosce nell’Università Cattolica un´espressione creativa della propria identità culturale e insieme uno strumento efficace di progettazione di idee, di animazione e di formazione a servizio della Chiesa e della società.
Apprezziamo vivamente l´impegno convinto e scientificamente qualificato con cui l´università Cattolica intende partecipare all´attuazione del "progetto culturale": impegno che comporta un´attenta opera di elaborazione e di programmazione, un esercizio rigoroso e convergente delle diverse discipline coltivate in ambito universitario.
Oggi è di fronte a noi una grande, ineludibile sfida: la frantumazione dei saperi può portare, e di fatto già porta, a scelte parziali che spesso sono contro l´uomo e contro la società. Basti pensare, per fare qualche esempio manifesto, ai campi dell´ecologia o dell´ingegneria genetica. Si impone una ricomposizione, una rinnovata "enciclopedia dei saperi", ovviamente entro spazi di libertà e autonomia, che solo la convergenza di molte menti, volontà, competenze e ricerche può favorire. Si tratta insomma di attivare un «dialogo interdisciplinare per orientare in senso umanistico i vari saperi e i nuovi poteri offerti dalla scienza» (C.E.I., Con il dono della carità dentro la storia. La Chiesa in Italia dopo il
Convegno di Palermo, 27).
In questa prospettiva l´università Cattolica ha un posto determinante. Le sue grandi potenzialità vanno messe a servizio dell´uomo che, oggi forse più di ieri, attende di essere in certo modo affrancato dalle chiusure di un soggettivismo e di un individualismo esasperati; attende di aprirsi alla comprensione profonda di sé, al rapporto vero con gli altri, con il cosmo, con Dio creatore. Come ha sottolineato Giovanni Paolo II al Convegno di Palermo nel novembre del 1995, «se la comunione con Dio è la fonte e il segreto dell´efficacia della nuova evangelizzazione, la cultura è un terreno privilegiato nel quale la fede si incontra con l´uomo» (Discorso al Convegno ecclesiale di Palermo, 3).Ciò comporta anche la capacità di esprimere la novità recata da Gesù Cristo alla storia dell´uomo, incarnandola in categorie e linee culturali in grado di interpellare gli interrogativi del presente e di offrire risposte che possano diventare modelli di vita comune. Raggiungendola là dove oggi si trova, bisogna con coraggio e lungimiranza condurre la cultura a un´alba di risurrezione, in un dialogo aperto a tutti i "cercatori della Verità".
È questo un cammino che viene proposto a quanti operano nell´Università Cattolica, nella linea della più autentica tradizione spirituale e culturale dell´ateneo: quella che vuole tessere insieme la piena appartenenza ecclesiale con la responsabile autonomia laicale; quella che si lascia ispirare da una inesauribile passione apostolica e da una profonda tensione educativa.
Insieme con tutta la Chiesa in Italia, affidiamo al Cuore di Cristo, segno vivo del "Vangelo della carità", la nostra preghiera umile e fiduciosa a Dio Padre, fonte di ogni sapienza, perché assista e guidi l´Università Cattolica nel suo grande compito di dare, attingendo con fedeltà alla linfa della tradizione cristiana e della sua consolidata esperienza, un decisivo contributo per una risposta creativa alle grandi sfide che il pensiero cristiano è chiamato oggi ad affrontare.
Rivolgiamo perciò un caldo appello a tutta la comunità cattolica italiana perché aiuti, con la preghiera, con il consiglio e anche con il sostegno economico, l´università Cattolica del Sacro Cuore a svolgere la sua alta e impegnativa missione.
Roma, 25 marzo 1997
LA PRESIDENZA
della Conferenza Episcopale Italiana