DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE DEGLI EPISCOPATI DELLA COMUNITA EUROPEA (COMECE)
Dal 10 al 13 giugno, i cittadini dei quindici Stati membri dellŽunione europea saranno nuovamente chiamati alle urne per eleggere i loro deputati al Parlamento europeo.
Delegati dalle Conferenze episcopali dei paesi membri per contribuire con le nostre riflessioni alla costruzione dellEuropa, noi, Vescovi della COMECE, invitiamo tutti i cittadini a prendere coscienza dellŽimportanza delle prospettive europee che sono in gioco e ad andare a votare.
Il Parlamento europeo è diventato unŽistanza importante della vita politica europea. Partecipando alle elezioni, il cittadino ha una possibilità unica di collaborare personalmente alla costruzione dellŽEuropa. Inoltre, lŽelezione di un Parlamento europeo esprime un gesto di solidarietà nei confronti dei processi democratici in atto nellŽEuropa centrale e orientale.
In un mondo sempre più interdipendente, lŽUnione Europea ha voluto essere un esempio unico di cooperazione internazionale. Questa integrazione europea ha dimostrato il suo valore e dato prova delle sue capacità. Per realizzare i suoi obiettivi, lŽUnione Europea deve essere avvertita dai cittadini nella pienezza delle sue potenzialità politiche e non soltanto come unŽeccellente organizzazione di natura tecnica.
È bene rendersi conto inoltre, del fatto che lŽEuropa è alla ricerca di un nuovo dinamismo. NellŽimminenza di un ulteriore allargamento, lŽUnione Europea dovrà convocare una nuova Conferenza inter-governativa che renderà le sue istituzioni più efficaci e più trasparenti.
Noi riteniamo che lŽimpegno di ogni cristiano per la promozione dei valori umani approfonditi dal Vangelo, come il rispetto della vita e della dignità umana, conduce a esercitare il diritto di voto in modo tale che il cristianesimo continui a fornire il suo peculiare contributo al progetto europeo.
Questo appuntamento elettorale riveste unŽimportanza particolare nellŽattuale contesto della terribile guerra che sconvolge il Kosovo e la Serbia. Con la sua partecipazione al voto, ciascuno rafforza la legittimità del Parlamento europeo e lŽautorità dellŽunione europea, permettendo loro in tal modo di fornire un contributo più efficace alla ricerca di una soluzione pacifica. In questo contesto, noi desideriamo anche richiamare la Dichiarazione "Verità, memoria e solidarietà: chiavi della pace e della riconciliazione", che abbiamo pubblicato lŽ11 marzo scorso.
Bruxelles, 9 maggio 1999
I Vescovi della COMECE
Mons. JOSEF HOMEYER, Vescovo di Hildesheim (Germania) - Presidente della COMECE
Mons. MAURICE COUVE DE MURVILLE, Arcivescovo di Birmingham (Inghilterra-Galles)
Mons. LUCIEN DALOZ, Arcivescovo di Besançon (Francia)
Mons. LUK DE HOVRE, Vescovo ausiliare di Bruxelles (Belgio)
Mons. JOSEPH DUFFY, Vescovo di Clogher (Irlanda)
Mons. FERNAND FRANCK, Arcivescovo di Lussemburgo
Mons. EGON KAPELLARI, Vescovo di Gurk (Austria)
Mons. WILLIAM KENNEY, Vescovo ausiliare di Stoccolma (Svezia)
Mons. JOHN MONE, Vescovo di Paisley (Scozia)
Mons. ATTILIO NICORA, Vescovo emerito di Verona e Delegato della Presidenza C.E.I. per le questioni giuridiche
Mons. Januario TORGAL FERREIRA, Vescovo ausiliare di Lisbona (Portogallo)
Mons. ADRIANUS VAN LUYN, Vescovo di Rotterdam (Paesi Bassi)
Mons. ANTONIO VARTHALITIS, Arcivescovo di Corfù (Grecia)
Mons. ELIAS YANES ALVAREZ, Arcivescovo di Saragozza (Spagna)